Brutta aria a Torino con gli immigrati

Redazione – Torniamo a dirlo. La situazione dell’immigrazione, a Torino ed in altri luoghi d’Italia e d’Europa, creerà moltissimi problemi. Il primo è già stato trascurato: la dignità umana. Non si possono accogliere persone, che a cui non si può dare dignità. Banalità, direte voi? Però proprio oggi un rapporto della Caritas mette in evidenza la situazione di crescente povertà delle famiglie e dei bambini in Piemonte (in questo caso, non in Africa, dunque).
Secondo punto. Orrendo articolo odierno de “La Stampa”. In ossequio al buonismo, i poveri migranti (non rifugiati, dunque, dato che questi sono presenti sul suolo patrio in piccolo numero, così come in Europa), sono dipinti nella loro miseria. Infatti sono costretti (come ricorda il medesimo articolo) a: vendere droga; non far nulla 24 ore su 24; aprire attività commerciali (a prezzi inferiori di quelli di mercato) senza alcun tipo di licenza e… gridare alla vendetta futura in nome di Allah. Così riporta puntualmente il giornalista, che ricorda anche la sporcizia in cui questi signori vivono, occupando abusivamente un complesso.
Tale complesso, ci fa sapere oggi “Lo Spiffero”, sarà sgomberato… in primavera… Nel frattempo, il Prefetto, con maggior prudenza, cosa decide di fare? Di inviare l’Esercito. Chi paga l’Esercito per difendere i residenti dagli occupanti? Noi. La polizia ha fatto un timido giro di controllo, per capire la situazione. La “Busiarda” (come dicono affettuosamente i piemontesi) riporta di un caso di un signore, che dichiara che i documenti gli sono stati portati via. Da chi? Perché non denuncia?
Dunque, per qualcuno, mentre è illecito insultare questi signori, sarebbe consentito spacciare, danneggiare il commercio, non pagare le tasse, e mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. E il Comune?… Ovvio: sta a guardare… mentre la piena del Po fa schiantare le imbarcazioni GTT contro il ponte della Gran Madre (che sia una metafora del futuro che ci aspetta?).