Obiettivi

Gli obiettivi della nostra iniziativa sono i seguenti:

  1. Promuovere la formazione di una nuova classe dirigente europea, espressione di tutte le competenze sociali, che abbia passione civile e vero spirito di servizio e che sappia riferirsi con rigore e passione alla nostra migliore tradizione e cultura nelle sue declinazioni civili e spirituali, orientando le nostre comunità verso un nuovo Umanesimo e un nuovo Rinascimento;
  2. Mettere al centro dell’azione della politica la salvaguardia della dignità della persona, il rispetto della vita, la famiglia, l’attenzione verso i più deboli, le identità dei popoli europei, la sicurezza e la promozione della libertà in tutti i settori; applicare con rigore il principio di sussidiarietà che significa riconoscere e valorizzare le forze vitali della società ciascuna al proprio livello d’interesse, di capacità e d’impegno, con l’obiettivo di una politica che “deve governare non gestire”;
  3. Ritrovare i “fondamentali” dell’uomo Europeo, che è oggi esposto alla supremazia di una tecnocrazia che, invece di essere al servizio dell’Umanità, tende progressivamente ad asservirla, imponendo un modello indifferenziato, privo ormai della caratterizzazione maschio/femmina (teoria del “gender”), arrivando a progettare un uomo non biologico.
  4. Consolidare la Patria Europea ripartendo i poteri tra Unione Europea e Stati membri, nonché all’interno di questi tra centro e periferie, costruendo tra i vari enti un rapporto organico ed efficiente per superare quello attuale “barocco” e disarticolato; creare un sistema legislativo chiaro, efficace, equo e ragionevole, com’erano originariamente i Codici Rocco o i Trattati di Roma, scrivendo nuovi “Patti Europei” di carattere limitato, che partano dai principi che ispiravano i Padri Fondatori;
  5. Definire un modello di vita europeo, con particolare attenzione alla qualità della vita ed alla serenità delle persone e delle famiglie, affrancandole dal consumismo e dalla frenetica dedizione ad una competitività aggressiva, sterile dal punto di vista dei rapporti umani ed anche inefficiente economicamente, contribuendo così al buon sviluppo dei rapporti economici, politici, culturali e sociali degli italiani e degli europei
  6. Affrontare i conflitti sempre più numerosi, l’immigrazione priva di regolamentazioni e la perdita di ruolo geopolitico, ristabilendo buoni rapporti con la Russia ed affermando l’idea di un progetto comune per l’Europa, oggi ridotta ad una sorta di condominio che subisce passivamente la strategia spesso dannosa di altre potenze;
  7. Restituire ai cittadini l’esercizio di libertà concrete e rispettare il diritto dei genitori di provvedere liberamente alla educazione dei propri figli ed al loro insegnamento (art. 2 Prot. 1/CEDU), abbandonando ogni tentativo di riaffermazione dello “stato etico”;
  8. Difendere i redditi e la proprietà privata da una tassazione insostenibile ed i risparmi da sistemi bancari inaffidabili, imponendo la separazione dell’attività di raccolta del risparmio da quella di gestione;
  9. Difendere il cittadino dalla criminalità attraverso una efficiente presenza delle Forze di Polizia sui territori e l’utilizzo dell’elettronica, con una inversione di tendenza rispetto alle recenti depenalizzazione, organizzando l’immediata celebrazione dei processi in particolare per fatti di microcriminalità, anche con l’ausilio di magistrati onorari;
  10. Contrastare l’impoverimento delle classi più deboli che, ormai, si è esteso alle classi medie, non già con demagogiche politiche redistributive, bensì con drastiche riforme che riducano la presenza pubblica in economia e liberino risorse private che spingano la ripresa economica;
  11. Proporre un progetto di riforma della struttura costituzionale dell’Italia e dell’Europa con l’adozione del sistema presidenziale; accrescere la democrazia partecipativa della società italiana, riducendo drasticamente i costi della politica;
  12. Restituire agli Stati il compito di allocare le principali risorse finanziarie, riconducendo le banche alle loro funzioni di servizio; creare campioni industriali europei nelle nuove tecnologie supportando l’alta tecnologia e la creatività; valorizzare le specificità europee e italiane sui mercati globali (beni culturali, territorio, turismo), unica fonte prevedibile d’incremento drastico del PIL e dell’occupazione, impedendo che le regolamentazioni europee ed internazionali rendano complicate le produzioni locali a beneficio dei grandi gruppi industriali;

Tali obiettivi non si debbono intendere come esclusivi, ma potranno essere precisati ovvero integrati con altri, stante il continuo modificarsi degli scenari socio-economici, intendendo l’Associazione creare un ambito “prepolitico”, che stimoli ed aiuti l’elaborazione delle proposte che potranno poi essere ripresa dai soggetti della politica e da chi ne fa parte.