9 MAGGIO 2024 | “GIORNATA DELL’EUROPA” | PROGRAMMA CANTIERI D’EUROPA 2024 | 4 EVENTI
Come ogni anno fin dal 2007, anche nel 2024 l’Associazione Diàlexis organizza, intorno al Salone Internazionale del Libro di Torino, una serie di manifestazioni, sotto il titolo, ormai consolidato, di “Cantieri d’ Europa”, con i suoi partners Movimento Europeo in Italia, CNA, I.P.S.E.G. e Rinascimento Europeo.
Il palinsesto di quest’anno, per l’attualità dei temi e per la ricchezza degl’interventi, conferma i “Cantieri d’ Europa 2024” quale un insostituibile Forum per mantenere vivo, in questi tempi difficili, un punto di aggregazione dell’ Identità Europea, che potrà rivelarsi prezioso di fronte alle drammatiche scelte degli anni a venire.
Il caso vuole che, come già in alcuni degli anni passati, il 9 maggio 2024, Giornata dell’Europa, cada proprio all’interno del calendario del Salone, sicché abbiamo potuto inserire anche questa volta, fra quelli che accompagnano il Salone, il dibattito sullo stato di avanzamento dell’integrazione europea, e, inoltre, la presentazione del nostro libro “L’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale di Torino”.
Nel corso dei 17 anni dei “Cantieri d’ Europa”, il mondo e l’Europa sono cambiati drammaticamente. L’onnipervasività dell’Intelligenza Artificiale, l’emergere del Sud Globale e le guerre attualmente in corso in tutti i continenti hanno reso più urgente che mai, per l’ Europa, focalizzarsi sulle sue priorità storiche, la cui cogenza è oramai conclamata da tutti: identità continentale, geopolitica del digitale e governance multi-livello e multipolare.
Per questo, abbiamo articolato i Cantieri d’Europa 2024 del 9 maggio 2024 in quattro, distinte e attualissime manifestazioni.
EVENTO N. 1 | Dibattito sul libro “A che ci serve l’ Europa“ | CENTRO STUDI SAN CARLO (Via Monte di Pietà 1) ore 10:30
A 73 anni dalla “Dichiarazione Schuman”, a cui fa riferimento la Giornata dell’Europa, è più che mai giunto il momento di chiederci se l’evoluzione effettuale delle Comunità Europee, e la trasformazione di queste ultime nell’Unione Europea, non abbia costituito piuttosto un’involuzione dell’originaria intuizione politico/culturale, di Spinelli, e di tanti altri precursori dell’integrazione europea, da Coudenhove Kalergi a Simone Weil, da Galimberti a Gorbaciov, da Mitterrand a Giovanni Paolo II. Certo, il punto di partenza era già stato immaginato anche da altri come una qualche forma di confederazione “leggera” (per ultima la “Confederazione Europea” proposta da Mitterrand a Praga nel 1989), ma questo non escludeva, ed, anzi, postulava, la costituzione e l’espansione di un nocciolo duro federale, espressione di un’unione non solo giuridica, bensì soprattutto esistenziale, fra gli Europei (”Patria Comune del Cuore” di Stefan Zweig). Né la pretesa contrapposizione fra un’Europa “federale”, accentratrice e tecnocratica, e un’”Europa dei Popoli”, decentrata e identitaria, invalsa nella polemica politica parlamentare, né quella, più recente, fra l’”Europa Potenza” di Macron e l’Europa che fa poche cose ma bene”, del programma dell’ ECR, sembrano coglie, infatti, l’essenza del progetto europeo, che dovrebbe essere al contempo poliedrico all’ interno ed assertivo nel mondo, grazie a un’appropriata distribuzione dei ruoli fra società civile, imprese, Enti locali, Stati Nazionali e potere europeo, ciascuno fornito di una sua propria distinta identità, ma tutte convergenti su una finalità comune (la difesa dell’ Umano contro le derive disumanizzanti di quest’Era delle Macchine Intelligenti). Una risposta a quel dubbio, e lo scioglimento di quella pretesa contraddizione, risultano più che mai necessari alla vigilia di questa tornata di elezioni europee, che sarà determinante per affrontare i temi più drammatici dell’oggi -dalla disciplina internazionale dell’AI alla latente “Nuova Guerra Civile Europea”, nonché, infine, all’urgenza di un “centro dirigente” autorevole per fare fronte a una situazione internazionale drammatica e imprevedibile (Singularity Tecnologica, Ucraina, Medio Oriente). Pur essendo tutte fortemente indebolite dalla “Fine delle Grandi Narrazioni”, le culture politiche rappresentate dai vari gruppi del Parlamento Europeo sembrano ritornare al centro dell’interesse della pubblica opinione avendo recuperato, almeno in parte, la loro originaria vocazione a sfidarsi sulle grandi alternative storiche dell’Europa. Speriamo che la legislatura che prenderà l’avvio da queste elezioni si dimostri all’altezza della drammaticità e urgenza della situazione e dell’esigenza di un salto di qualità, prima che istituzionale, ma anche culturale ed etico. Il recentissimo e documentato libro di Dastoli e Bonino ci fornisce un ulteriore stimolo per una riflessione su questo tema.
Locandina
EVENTO N. 2 | CANTIERI D’EUROPA: L’ITALIA E LA REGOLAMENTAZIONE DELL’AI | Sala Arancio (Lingotto Fiere, Via Nizza n. 294) ore 13:30
Presentazione del libro “L’Istituto italiano dell’Intelligenza Artificiale di Torino“, a cura dell’Associazione Diàlexis, Alpina, Collana Tamieia, e di un libro bianco sull’argomento. Con: Pier Virgilio Dastoli , Fabrizio Lala, Alessio Stefanoni, Modera: Marco Margrita. L’Italia ospita il G7, dedicato, fra l’altro, alla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. Sarà illustrato un libro bianco dell’Associazione Diàlexis per il Governo italiano sulle proposte di legislazione internazionale.
QUI di seguito il link dell’evento: https://www.salonelibro.it/programma?item=9794
EVENTO N. 3 | UN’AGENZIA MONDIALE PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (E PER IL CONTRASTO ALLA GUERRA MONDIALE) | CENTRO STUDI SAN CARLO (Via Monte di Pietà 1) ore 15:30
La centralità dell’Intelligenza Artificiale in tutte le attività umane è stata confermata, per ultimo, dalla notizia della CNN secondo cui essa verrebbe utilizzata già oggi con l’impiego sul campo di armi autonome -in particolare, nella guerra in Palestina-. Non per nulla, l’ultima, meritoria, fatica di Henry Kissinger prima della sua morte è stata quello di persuadere i vertici americani e cinesi a inserire, nel dialogo faticosamente riavviato a San Francisco, la regolamentazione internazionale dell’ IA, ivi compresa un’agenzia internazionale sul modello dell’ AIEA. Basti pensare ai vari segmenti della difesa strategica nucleare delle Grandi Potenze: “Hair Trigger Alert”, missili ipersonici, al sistema “Dead Hand”. L’importanza di questo specifico tema è stata recentissimamente ribadita dal Sommo Pontefice, che interverrà al prossimo G7 collegando la disciplina internazionale dell’ AI con la pace nel mondo. L’IA è considerata oggi infatti la risorsa bellica decisiva, così com’era un tempo la bomba atomica, sì che un dialogo sulla nuova auspicata regolamentazione potrebbe, e dovrebbe, costituirebbe il primo tassello strategico per una governance mondiale, tanto militare, quanto civile, al passo con i tempi. L’Associazione Diàlexis propone, con questa manifestazione, alle Associazioni e Istituzioni sue partner, di avviare un dialogo e una mobilitazione, volti a fornire all’ Italia una base conoscitiva permanente, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro (il “Gruppo di Torino”), che ambisca a farsi portavoce della società civile. Punto di partenza di questa mobilitazione, un Libro Bianco, di cui verrà illustrata la bozza, riassumente lo stato dell’arte delle trattative, un abbozzo di proposta e un piano di lavoro per approfondire insieme gli svariati percorsi altamente specialistici che occorrerà compiere per essere veramente i “Trendsetter of the Worldwide Debate”, come ambirebbero le Istituzioni europee.
Locandina
EVENTO N. 4 | PRESENTAZIONE DEL “LIBRO VERDE” SUL FUTURO DELL’ EUROPA | CENTRO STUDI SAN CARLO (Via Monte di Pietà 1) ore 17:30
Nel corso degli anni 2019 e 2020, le Istituzioni Europee avevano avviato un’ampia consultazione fra i cittadini (la “Conferenza sul Futuro dell’ Europa”) destinata a gettare le basi per una riforma profonda del sistema politico europeo. secondo le originarie decisioni delle Istituzioni, la Conferenza avrebbe dovuto iniziare il 9 maggio 2020,tuttavia, il sopraggiungere del Covid-19 aveva costretto gli organizzatori a prorogare i termini fino al 9 maggio 2021. La conferenza dovrebbe servire a rilanciare il progetto democratico europeo e dell’Unione europea, andando a coinvolgere tutti i cittadini europei e la società civile, non precludendo una revisione dei trattati fondanti la stessa UE, considerando che l’ultima revisione dei Trattati risale al 2007 con la firma del Trattato di Lisbona. Il sopraggiungere della guerra in Ucraina aveva reso ulteriormente difficile dare alla Conferenza un seguito concreto, coerente con le nuove, diverse, esigenze dell’ Europa. In ogni caso, le proposte finali formulate dalla Conferenza restano come un compito ineludibile con cui debbono confrontarsi le Istituzioni, e in particolare, il Parlamento e la Commissione che usciranno dalle prossime Elezioni Europee del Giugno di quest’anno. Molto opportunamente, il Movimento Europeo in Italia ha predisposto in proposito, con il supporto del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, un documento circostanziato e motivato (il “Libro Verde”, destinato a divenire un Libro Bianco dopo un’ approfondita verifica con i cittadini, le Istituzioni e la Società Civile), con il quale esso sta esercitando il suo diritto-dovere istituzionale di fornire un supporto concettuale all’ulteriore avanzamento dell’integrazione europea. I “Cantieri d’Europa 2024” sono orgogliosi di poter fare da catalizzatore a questo sforzo congiunto, che conclude degnamente questa Giornata dell’ Europa del 9 maggio 2024.
Locandina