Nave sanza nocchiere in gran tempesta
Redazione – L’immagine dantesca ben ricalca, oggi, la situazione della nostra amata Italia. Mentre ogni giorno ci sorbiamo l’elenco dei morti e dei nuovi contagiati, sentiamo che Giuseppi Churchill chiede di fare sforzi ai cittadini, perché insieme ce la faremo. Lo ringraziamo per le parole, ma… abbiamo un piano?
Viene il sospetto di essersi lasciati sfuggire qualcosa, tra dolore e rabbia, che muovono i nostri cuori, chiusi tra le mura domestiche, che non per tutti sono confortevoli. Dolore e rabbia per tutti quelli che hanno chiesto sostegno, attraverso il sito dell’INPS o attraverso i Comuni per potersi comprare da mangiare.
Dato che il sospetto è brutto, soprattutto in questi tempi di incertezza, siamo andati a vedere cosa sta facendo il Parlamento. Sono tutti concentrati sull’emergenza. Solo sull’emergenza. Cosa ci conferma che sia così? Timidamente, Renato Brunetta, ieri (3 aprile!) ha detto che, forse sarebbe il caso di pensare ad un piano complessivo! Lo riporta AGENPARL.
Come? Ieri? Solo ieri qualcuno ha avuto il sospetto che il pensiero a breve termine non serva a risolvere i problemi? Mentre l’on. Gelmini suggerirebbe di dedicare un canale RAI per diffondere lezioni on-line (ma non esisteva RAI scuola?), solo pochi giorni fa ci si è preoccupati dell’infrastruttura digitale. Finalmente… Da anni esiste questo problema…
Mentre, per esorcizzare le paure e le incertezze la gente continua ad affacciarsi ai balconi e cantare, come in una rinnovata danza della morte, che cosa state facendo voi, che avete ricevuto la nostra fiducia e voi, che ci governate?
Potreste, per favore, pensare ad un piano? Se non siete in grado, potreste chiedere aiuto (non al primo “amico” o al primo che si presenti – uno NON vale uno, l’esperienza e il know-how pare che contino)?