Centrodestra formato Piemonte, vince la linea “autarchica”

Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 28 gennaio 2018
È una squadra senza “stranieri” quella che Forza Italia mette in campo in Piemontefacendo giocare più ruoli, ovvero replicando i candidati in diversi collegi, ai titolari e lasciando nemmeno in panchina, ma addirittura in tribuna qualcuno che fino all’ultimo si era scaldato i muscoli. Pur senza arrivare allo psicodramma della notte dei lunghi coltelli del Nazareno, anche chez Silvio la definizione della mappa elettorale non è stata una passeggiata. Ma è un viaggio sereno e soddisfatto quello di rientro da Roma del coordinatore regionale Gilberto Pichetto. Dalla casa madre il capo filiale piemontese è tornato con un campionario la cui scelta sia pure benedetta da Berlusconi non è certo stata imposta al livello locale, tutt’altro. Basta guardare i nomi.
Incominciamo dal proporzionale per la Camera, ovvero gli ambìti listini: in quello di Torino al numero uno come annunciato c’è Paolo Zangrillo, fratello minore del medico personale del Cav, ma anche per oltre 25 anni manager di alto livello del gruppo Fiat (e se proprio si vuol esagerare genovese ma con base a Moncalieri), al numero due la consigliera regionale Claudia Porchietto, terza posizione per il vercellese Roberto Trombini, dirigente del settore immobiliare del gruppo Berlusconi e, infine, la giovane cuneese Chiara Grisotto. Sarà ancora la Porchietto comparire nell’altro listino (quello che comprende anche il resto della provincia), ma stavolta da capolista. Dietro di lei, nell’ordine: Il vicepresidente nazionale di Anci, nonché sindaco di Valdengo, Roberto Pella, la consigliera regionale Daniela Ruffino (piazzata anche lei in altri collegi e posizioni) e, infine, un resuscitato Enrico Pianetta, classe ’44, un lontano passato da parlamentare, già commissario di Forza Italia, e un presente da coordinatore nazionale dei seniores azzurri.
La conferma del ritorno assicurato in Parlamento per l’attuale consigliere comunale di Torino Osvaldo Napoli è nella posizione di capolista nel collegio Alessandria-Asti-Cuneo, dove a ridosso dell’ex sindaco di Giaveno e Valgioie c’è la Ruffino, tallonata dal giovin virgulto (avendo egli un anno in meno del succitato capo dei seniores) Ugo Cavallera. Per il cardinale azzurro, dietro il quale c’è l’imprenditrice astigiana Rosanna Ballatore, si prospetta il coronamento alla Camera di una vita politica di cui ormai nella notte dei tempi si perdono le origini, comunque democristiane. Riecco la Ruffino, finalmente anche lei capolista, nel collegio Vercelli-Biella-Novara-Vco. A seguire il consigliere regionale di Novara Diego Sozzani e poi Mirella Cristina, avvocato e coordinatrice di FI per la provincia del Verbano e, infine, un redivivo Luca Pedrale, ex capogruppo a Palazzo Lascaris nell’era Cota.
Definiti in casa azzurra anche i candidati in quei collegi uninominali che la divisione dei pani e dei pesci tra gli alleati della coalizione ha assegnato agli azzurri. In quello di Torino 2 (Barriera di Milano) va Roberto Rosso, l’Omonimo dell’ex sottosegretario. E la presenza nel capoluogo per Forza Italia alla Camera si ferma qui, visto che al collegio 1 (centro) va il parisiano Marco Francia, al 3 l’ex consigliera regionale Augusta Montaruli per Fratelli d’Italia e al 4 (Mirafiori) il bonsignoriano Paolo Greco Lucchinache ha avuto la meglio, nell’Udc, sul coordinatore regionale Gianni Barosini. Negli altri collegi risultano il leghista Alessandro Benvenuto (nel Canavese) e la compagna di partito Sara Zambaia (Collegno, Venaria e Grugliasco), nuora dello storico dirigente del Carroccio Mario Carossa. A Settimo è candidato il coordinatore provinciale degli azzurri Carlo Giacometto, mentre all’uninominale di Moncalieri ritroviamo la Porchietto, così come la Ruffino a Pinerolo.
Nel resto della regione, i collegi per la Camera sono quasi tutti accaparrati dalla Lega: Novara per il sindaco di Arona Alberto Gusmeroli, Vercelli per il primo cittadino di Borgosesia (ed ex consigliere regionale) Paolo Tiramani, ad Asti corre l’assessore Andrea Giaccone, a Cuneo il giovane padano Flavio Gastaldi e ad Alessandria il leader regionale (e assessore a Palazzo Rosso) Riccardo Molinari. Uno va a Fdi (quello di Biella per Sandro Delmastro delle Vedove) e quello di Alba al centrista Enrico Costa, mentre Forza Italia prende solo Verbania dove schiera, nonostante la rivolta di mezzo partito, Mirella Cristina.
Per quanto riguarda il Senato, nel plurinominale a Torino, come già annunciato da giorni, sarà il veterano di Montecitorio e Palazzo Madama Lucio Malan ad aprile la lista che al secondo posto vede l’ex dirigente del Comune e della Regione Virginia Tiraboschi, eporediese oggi ad del gruppo San Maurizio di Pier Domenico Gallo che, tra l’altro gestisce lo sciccoso Relais San Maurizio. Terzo posto per il coordinatore cittadino Davide Balena e a chiudere l’elenco, Rachele Sacco, consulente del lavoro e consigliere comunale di Chieri. Riconfermata senatrice Maria Rizzotti che è capolista le collegio che copre tutto il resto del Piemonte, seguita al secondo posto (con certezza di elezione) da Pichetto, e al terzo da Paolo Vercellotti, biellese, vicepresidente di Uncem e fedelissimo del coordinatore regionale. Quarto e ultimo l’ex sindaco di Santena Benny Nicotra, praticamente ineleggibile così potrà continuare a sollazzarsi in Internet.
Per quanto riguarda i collegi uninominali, a Torino vanno tutti e tre alla Lega: quello di Torino per Paola Gobetti, donna del sottogoverno del Carroccio (dopo essere stata nel cda di Sito è nel board di Smat), a Torino e area Ovest va l’imprenditrice di Orbassano Roberta Ferrero e su quello di Moncalieri-Valsusa e Pinerolese si piazza Marzia Casorati.
Mentre Novara spetta al Fratello d’Italia Gaetano Nastri, Forza Italia ha distribuito i suoi uomini e le sua donne negli altri collegi, ovvero: la già citata Tiraboschi a Ivrea, Pichetto a Biella-Vercelli-Casale Monferrato, Marco Perosino (uomo legatissimo all’europarlamentare Alberto Cirio, come noto rimasto fuori dai giochi in vista di una “promessa” per la presidenza della Regione) a Cuneo e Massimo Berruti ad Alessandria-Asti.
Molti nomi ripetuti, dunque, nessun lancio multiplo di paracadutati e qualche nome rimasto fuori, con evidente scorno dei diretti interessati. È il caso dell’ex sottosegretario Mino Giachino che pare si ritenesse in quota nazionale e come tale sarebbe stato considerato dal capo filiale piemontese Pichetto. Ma resta fuori anche Fabrizio Bertot, già sindaco di Rivarolo Canavese e una breve esperienza da parlamentare europeo. Speranze deluse anche per l’ex sindaco di Acqui Terme Danilo Rapetti e per quello di Chivasso Andrea Fluttero.
Completi anche gli elenchi dei listini plurinominali della Lega. Alla Camera di Torino-Collegno apre le danze l’ex assessore regionale e deputata Elena Maccanti, seguita da Benvenuto, dalla Zambaia e dal consigliere di circoscrizione Ciro Sciretti. Sul secondo camerale della provincia (Ivrea, Settimo, Moncalieri e Pinerolo) c’è una “foresta”, la segretaria della sezione di Voghera, Elena Lucchini, al numero due il canavesano Alessandro Giglio Vigna, poi ancora la Maccanti e, a chiudere, Gualtiero Caffaratto, ex candidato sindaco di Pinerolo. Il segretario “nazionale” Molinari apre l’elenco del listino alla Camera per Alessandria-Asti-Cuneo, seguito dalla già citata vogherese Lucchini, dall’ex sindaco di Fubine Lino Pettazzi e dall’ex senatrice tortonese Rossana Boldi. Molinari capitana la lista pure di Verbania-Novara-Biella-Vercelli, con Lucchini, Marzio Liuni (segretario del Carroccio novarese) e dalla biellese Cristina Patelli (fortemente voluta dal segretario locale Michele Mosca).
Sul Senato il Carroccio piemontese presenta l’ex finiana Giulia Bongiorno a Torino con il canavesano Cesare Pianasso, Roberta Ferrero e il consigliere comunale di Collegno Claudio Broglio. Nella seconda lista c’è il ritorno di Enrico Montani, deputato nella XV e senatore nella XVI legislatura, accompagnata da una donna espressa dal partito di Bergamo, dal cuneese Giorgio Bergesio e dall’ossolana Maria Elena Gandolfi. Restano fuori, come ampiamente previsto, i parlamentari uscenti Stefano Allasia e Roberto Simonetti.