Invito al convegno: “QUALE EUROPA? REGIONI, NAZIONI E POPOLI PER UN FUTURO COMUNE”

Invita la S.V. al convegno
“QUALE EUROPA?”
REGIONI, NAZIONI E POPOLI PER UN FUTURO COMUNE
Lunedì 29 maggio 2017 – ore 17.30
Centro Studi San Carlo
Via Monte di Pietà, 1 – 10121 Torino
_________________________________________________________________________
Presenta
Stefano Commodo
(portavoce di Rinascimento Europeo)
Introduce
Pier Giuseppe Monateri
(Università di Torino)
Intervengono
Anna Rossomando (Parlamentare PD)
Lucio Malan (Forza Italia)
Riccardo Molinari (Segretario regionale Lega Nord)
Alessandro Cherio (Energie per l’Italia)
Claudia Porchietto (Consigliere regionale Forza Italia)
Giovanni Ferraris (Assessore allo sport Regione Piemonte)
Parliamo d’Europa, la grande malata: gli scenari sono completamenti mutati, rispetto a quelli in cui si mossero Schuman, De Gasperi ed Adenauer all’epoca dei Trattati di Roma, ma la classe dirigente dell’Unione sembra non essersene accorta, così come non si accorta del venir meno della passione per l’Europa. Il ritornello “contro i populismi” dimentica infatti che le spinte centrifughe partono e si motivano proprio dall’incapacità di sentire l’Unione come qualcosa di grande per cui fare sacrifici, magari rinunciando a qualcosa della propria identità e delle proprie abitudini culturali. Una “GRANDE PATRIA” per dare maggiori prospettive alle piccole patrie! Certo c’è un deficit democratico da superare, come anche è da chiarire una volta per tutte quanto di federale e quanto di centralistico c’è nell’Unione, ma soprattutto l’obiettivo deve essere convincerci e dimostrare che l’Unione ci fa più forti, indipendenti ed influenti di quando eravamo singoli Stati.
E’ necessario un parlamento europeo che esprima un vero governo dell’Unione, capace di affrontare le sfide della democrazia digitale, che sappia ridistribuire la ricchezza bloccando il processo di inaccettabile concentrazione favorito dall’impalpabile potere “tecnologico-finanziario”, che dia nuovo ruolo e nuova speranza agli europei.
Ed ogni costruzione importante ha bisogno di solide fondamenta, valori forti e condivisi senza i quali tutto gira a vuoto: per esempio, non possiamo essere meta di flussi massicci di migranti se noi non ci riconosciamo in principi condivisi, altrimenti non si può parlare di integrazione ma solo di occupazione.
Gli inglesi se ne sono andati via sbattendo la porta –e fanno un poco ridere le minacce di Junker – mentre i francesi infine hanno firmato la cambiale in bianco a Macron: gli europei hanno diritto ad avere una classe dirigente che sappia tracciare il loro futuro riconoscendo che “l’anima dell’Europa rimane unita perché, oltre alle sue origini comuni, vive gli identici valori cristiani e umani, come quelli della dignità della persona, del profondo sentimento della giustizia e della libertà, della laboriosità, dello spirito di iniziativa, dell’amore alla famiglia, del rispetto della vita, della tolleranza ….” (San Giovanni Paolo II)!
L’incontro vuole essere l’occasione per affrontare il tema dell’Europa con il contributo, anche critico, di diverse forze politiche e culturali.
Nel corso della serata verrà inoltre presentato il libro di Riccardo Lala:
Da Qin
UN’EUROPA SOVRANA
IN UN MONDO MULTIPOLARE
(Edizioni Alpina)