Dopo le elezioni in Europa

Redazione – In Europa, la settimana scorsa, si è votato per eleggere i rappresentanti del Parlamento. Cosa accada dopo per molti è un mistero, che cercheremo di svelare. Intanto, come rivela il sito del Parlamento Europeo, non ci sono i risultati finali di tutti i Paesi. Mancano il Belgio, l’Italia, la Spagna e l’Ungheria. Nel caso italiano, i risultati provvisori stabilirebbero l’assegnazione di 73 seggi: 19 a S&D; 7 al PPE; 5 a ECR; 14 a EFDD; 28 a ENL.Si noti che il Parlamento Europeo è composto dai seguenti gruppi: PPE – Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani); S&D – Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo; ECR – Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei; ADLE&R – Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa + Renaissance + USR PLUS; GUE/NGL – Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica; Verdi/ALE – Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea; EFDD – Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta; ENL – Gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà; NI – Non iscritti; Altri – Neoeletti senza appartenenza a un gruppo politico del Parlamento uscente.
In questo mese, il Presidente del Consiglio europeo consulterà il nuovo Parlamento per la scelta del possibile candidato alla presidenza della Commissione, a partire dai risultati delle elezioni. Il 4 luglio prossimo, dunque, ci sarà l’elezione del Presidente della Commissione, che dovrà essere scelto a maggioranza dei membri (almeno 376).
La lista dei candidati comprende sei persone. Lo spagnolo Nico Cué, nato nel ’56, rappresenta la sinistra europea (SE) e precedentemente è Segretario generale per i metalmeccanici del sindacato FGBT in Belgio. Ska Keller, 37 anni, tedesca, rappresenta il Partito Verde europeo e, mentre stava conseguendo la Laurea Specialistica in studi islamici, turcologia ed ebraica alla Libera Università di Berlino, ha iniziato l’attività di eurodeputata nel 2009. Il Ceco Jan Zahradil, 56 anni, ingegnere chimico, rappresenterà l’Alleanza dei conservatori e dei riformisti europei (ACRE). Precedentemente è stato consigliere del Primo Ministro e membro della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca. Dal 2004 è eurodeputato. Margrethe Vestager, laureata in economia, 51 anni, danese. Rappresenta l’Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa (ALDE). Ministro dell’Istruzione danese, e, successivamente, in Danimarca, Ministro dell’Economia e degli affari interni. Infine, dal 2014, è stata Commissario europeo per la concorrenza. Manfred Weber, tedesco, 46 anni, rappresenta il PPE. Ingegnere, europarlamentare dal 2004, dal 2014 è Presidente del gruppo PPE del Parlamento europeo. Infine, Frans Timmermans, olandese, 57 anni, rappresenta il Partito del Socialismo europeo (PSE). Laureato in lingua e letteratura francese, è stato deputato, Ministro degli affari europei e Ministro degli affari esteri in Olanda. Dal 2014 è primo vice-Presidente della Commissione europea. Come si noterà, non tutti i gruppi esprimeranno un candidato Presidente.
Infine, tra settembre e ottobre verranno discussi i membri della nuova Commissione, che verrà votata tra ottobre e novembre e inaugurata nel mese di novembre.
Dunque, come si può vedere, ci vorrà un bel po’ di tempo per avere una idea completa della configurazione di chi ci guiderà in Europa. Bisogna, però, tener conto che l’appuntamento di luglio è molto importante. Altrettanto importante è il periodo settembre-ottobre, poiché saranno i Paesi UE a proporre i commissari che collaboreranno con il Presidente della Commissione neo-eletto.
Molto probabilmente, come in passato, i nostri giornalisti ci racconteranno ben poco di tutti questi passaggi. Lo dimostrano già le notizie pubblicate in questi giorni. Dopo le elezioni, si è tornati al capitolo precedente. Non un dibattito approfondito, non uno sguardo al futuro. Soprattutto per quanto riguarda l’Europa. Nel frattempo, l’Italia, che vive in questo stato di disinformazione, rischia l’ennesimo severo richiamo, proprio da quell’Europa, di cui ignoriamo spesso i meccanismi e i dibattiti. Forse sarebbe l’ora di pretendere qualcosa di più, almeno da parte di chi ci dovrebbe dare delle informazioni.



