Torino non è più Internazionale
Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” martedì 6 dicembre 2016
Si è svolto oggi in Sala Rossa il “funerale” di Torino Internazionale, la struttura creata per elaborare e promuovere il piano strategico del capoluogo, coordinata dall’ex sindaco Valentino Castellani, nel ruolo di vicepresidente, e diretta da Anna Prat. A decretarne la fine è stata la sindaca Chiara Appendino, cui è affidato il ruolo di presidente dell’associazione, in linea con la posizione del suo principale finanziatore, la Compagnia di San Paolo.
Il suo ruolo ormai è esaurito, c’è chi ritiene che lo fosse già all’indomani dell’elaborazione del secondo piano strategico, e da questo momento si volta pagina. Una decisione che va al di là dell’ottimo rapporto tra la Appendino e chi l’ha preceduta negli anni delle grandi trasformazioni della città, quel Castellani che ha letteralmente progettato la Torino di oggi. A questo punto servirà un nuovo strumento operativo che tenga conto della necessità di predisporre una pianificazione su scala metropolitana. In assemblea la Appendino si è presa un paio di mesi per aggiornare i soci (a partire dalle fondazioni bancarie e la Camera di Commercio), lasciando intendere che prospetta la nascita di un nuovo strumento da realizzare attorno all’Urban Center e che preveda l’aggregazione di altre fondazioni strumentali della Città, a partire dalla Smart City. Un modo, condivisibile, per tornare a pensare a Torino in un’ottica di prospettiva, attraverso strumenti e persone nuove.



