“Il Punto” n. 607 di Marco Zacchera
Riportiamo parte de “Il Punto” n. 607 di Marco Zacchera
Con la “sofferta” decisione dell’ex premier ROMANO PRODI di votare SI pur sostenendo che la riforma ha un testo dubbio e incomprensibile (se non la capisce lui..) la lobby del potere è finalmente e completamente schierata per il SI: da Renzi a Napolitano a Verdini, dalla FIAT a Boeri, dalle banche all’Europa, dai ministri tedeschi ai vertici di Confindustria, da Marchionne a Briatore, dalla finanza internazionale alle banche più o meno dissestate (da chi?). Poteri sostenuti da RAI TV e Corriere della Sera, con l’adesione di Repubblica, La Stampa, Sole 24 Ore, Fininvest ecc.
CHIEDETEVI SE TUTTE QUESTE LOBBY CHE SPINGONO IL SI LO FACCIANO PER IL VOSTRO INTERESSE O NON SOPRATTUTTO PER IL LORO E DECIDETE DI CONSEGUENZA.
Certo che ormai il “potere” è davvero tutto spasmodicamente pro SI, mentre c’è poi anche chi vota SI solo perché è contro Berlusconi (o contro Grillo) oppure perché “con il NO ci sono i populisti”.
Comunque finisca in questa campagna elettorale il vero populista è stato Renzi che addirittura – oltre ad una strabordante e onnipresente visibilità nei media a dispetto di ogni “par-condicio” – è stato capace perfino di inventarsi ieri una “pseudo-scheda” per votare. Se vince il SI per il senato non si voterà più e comunque non c’è la legge e neppure il sistema di voto, ma lui ha già inventato la scheda, così come a 4 giorni dal voto ha inventato “la bozza di accordo per gli statali”. Notate: non un accordo sottoscritto (che non c’è, perché i soldi non ci sono), ma la “bozza” con presunti 5,3 MILIARDI da spendere (il doppio che tutta la ricostruzione dal terremoto), in totale contrasto con ogni logica di “spending review” e gli impegni europei.
A tutti comunque l’augurio di votare con serenità e come volete, ma permettetemi di sostenere, in estrema sintesi, che se a dispetto di tutto domenica vincerà il NO sarebbe una incredibile ed inaspettata vittoria del buon senso contro i poteri forti e soprattutto della LIBERTA’ DI RAGIONAMENTO PERSONALE contro una infinità di fandonie e di balle che sono state diffuse in queste settimane condizionando anche con la paura la libertà di scelta attraverso dei media spesso non onesti e non obiettivi.
Per questo mi permetto un
ULTIMO APPELLO A CHI PENSA DI VOTARE SI
Non pretendo di convincere a cambiare idea a chi abbia già deciso di votare SI, ma ricordo alcuni punti che mi sembrano inequivocabili:
– La complicazione legislativa che nasce con questa riforma: almeno 10 diversi sistemi legislativi (in realtà sembrerebbero addirittura 13) innescati da norme non chiare e ambigue. NON SI SEMPLIFICA MA SI COMPLICA
– L’eliminazione di fatto del diritto di voto dei cittadini per eleggere il Senato, con consiglieri regionali nominati in 2 incarichi (e sindaci con addirittura 3 nomine: sindaci, presidenti di area metropolitana e senatori…un po’ troppo) SI TOGLIE LA POSSIBILITA’ DI VOTO POPOLARE.
– L’eliminazione della rappresentanza degli italiani residenti all’estero (che non avendo “territorio” sono esclusi dal futuro Senato: italiani di serie B, in stridente contrasto con i principi fondamentali della Costituzione e che non potrebbero votare neppure rientrando in Italia.
– Un Senato NOMINATO che oggi sarebbe composto di 78 senatori del PD su 95 (più 5 di nomina presidenziale) cambiando di componenti ogni anno per il continuo turnover di elezioni di consigli regionali che avvengono in anni e in date diverse (NON CI AVEVANO PENSATO…)
– Complessità di norme illeggibili (come l’art. 70 che passa da 9 (nove) a 438 (quattrocentotrentotto) parole in una costellazione di richiami a leggi, commi, postille. Solo questo articolo è lungo quasi come TUTTA la costituzione americana!
– L’accentramento a Roma delle decisioni su molte questioni “regionali” a danno delle regioni che funzionano meglio. La “clausola di supremazia” dell’art.117 è potenzialmente pericolosissima.
– Restano i costi regionali senza poteri, si moltiplica la burocrazia a Roma: follia!
– L’accentramento nelle mani del capo del governo – non eletto dei cittadini – del potere esecutivo e anche di quello legislativo (grazie all’Italicum) con il controllo del sistema giudiziario (nomine di vertice), dei comandi militari, dell’informazione, dell’economia, del controllo delle banche e con la possibilità che un solo partito del 10-12% degli italiani possa anche eleggere il Presidente della Repubblica. Oltretutto anche l’UNICA camera elettiva sarebbe composta in gran parte da DEPUTATI NOMINATI e non eletti: VI SEMBRA UN SISTEMA DEMOCRATICO?
– La continuità invece delle ingiustizie e degli sprechi delle regioni a statuto speciale.
– Nascono così 2 Italie: 15 regioni con poteri “accentrabili” e 5 invece no: plateale esempio di violazione dei principi fondamentali dei cittadini
– I cittadini che non avranno più alcun controllo sulle province (che però restano come “aree vaste”) senza chiarire chi gestirà i loro compiti (strade, scuole ecc.) NON SI VOTERA’ PIU’ NEMMENO PER QUESTI ENTI INTERMEDI, TUTTI DIRETTI DA NOMINATI: Vedete il potere? Governo-parlamento-regioni-exprovince, magistratura- informazione-presidenza: Non si concretizza una DITTATURA? Non tanto di Renzi ma di un “sistema” dove alla fine i cittadini non contano più nulla
– Un risparmio minimo (circa 50 milioni di euro su 1200 milioni dei costi parlamentari come certificato dalla Ragioneria generale dello Stato) senza reale maggiore velocità di decisione, risparmio che (A PAROLE) è stato MOLTIPLICATO PER DIECI dalla Boschi e da Renzi.
– L’avvio di una continua lite tra Camera e Senato su competenze, interpretazioni, tempi di trasmissione e un sostanziale “empasse” se la maggioranza dei consigli regionali fosse politicamente ostile al governo, come spesso succede
MA ALLORA DOVE SONO I VANTAGGI?
“Finalmente si cambia qualcosa. Se vince il NO staremo fermi altri 30 anni”
Non mi sembra vero: se Renzi in 2 anni è arrivato già al referendum finale della riforma significa che in 2 anni si può riformare la Costituzione come già è avvenuto 13 volte dal 1947 in poi: cerchiamo allora valori e spunti condivisi e la Costituzione RISCRIVIAMOLA INSIEME grazie ad una ASSEMBLEA COSTITUENTE composta da NON PARLAMENTARI che – sentite le preferenze degli italiani con adeguati e trasparenti metodi statistici a campione – prepari UN NUOVO TESTO ORGANICO DELLA CARTA COSTITUZIONALE. Potrebbe essere questa una proposta condivisa.
“Si tagliano finalmente i costi della politica”
Taglio infinitesimale: secondo la Ragioneria Generale dello Stato i risparmi sarebbero appunto di soli 57,7 milioni l’anno. Il solo nuovo aereo presidenziale di Renzi, l’ Airbus A340/500 da 380 posti costa 175 milioni: significa 58 volte il costo annuale del CNEL che viene abolito! SI RISPARMIA UN EURO L’ANNO PER ITALIANO? IL MIO E IL VOSTRO VOTO VALE DI PIU’ DI UN CAFFE’ !!
“Si mettono insieme Berlusconi, Grillo e Casa Pound”
E’ stato il governo a volere un quesito-truffa senza eventualmente dividere le diverse materie e comunque si deve votare su di UN TESTO COSTITUZIONALE e non pro o contro qualcuno. E’ il TESTO della Costituzione che viene snaturato, logico che ad opporsi siano opinioni tra le più’ diverse.
Oggi l’Italia è comunque spaccata in due ed è Renzi che lo ha voluto con un suo atteggiamento molto presuntuoso diffondendo molte falsità, con un controllo spasmodico dei media e l’appoggio NON DISINTERESSATO dei poteri finanziari, europei, bancari e speculativi di mezzo mondo: è questa l’Italia che volete?.
NO, COSI’ NON VA E PER QUESTO – CONVINTAMENTE – VOTERO’ NO !



