Storia di un attacco missilistico
Redazione – Questa mattina, alle 3, un attacco congiunto USA, UK e Francia, ha colpito la Siria. L’attacco missilistico (105 missili) ha colpito, secondo quanto riportato dalle fonti USA, delle infrastrutture atte a produrre armi chimiche.
Qui la prima domanda. Perché tollerare la violenza contro i civili per così tanto tempo? Beh… perché il primo ministro UK, Theresa May, ha dichiarato, nel comunicare l’attacco, che l’attacco non era inteso a colpire il “regime” (così ha detto), cioè Assad. Ma come? Se ritieni che sia un criminale e ne hai le prove, colpisci il Paese e non la causa? Interessante anche l’intervento del Vescovo di Aleppo (quindi non di un luogo dall’altra parte del mondo), che mette in dubbio l’uso di armi chimiche…
In giornata la NATO ha approvato l’attacco (ovviamente, facendo cadere di fatto l’originaria natura difensiva del patto, decaduta ormai da tempo). L’Unione Europea, secondo fonte ANSA, chiede a Russia e Iran (sic!) di controllare l’uso di armi chimiche in Siria. Si! Avete letto bene. Cioè. Prima Russia e Iran sono cattivoni alleati del regime. Poi, mentre appoggiamo (forse) l’attacco (tenuto anche da uno degli Stati membri UE), chiediamo agli alleati che stanno dalla parte opposta di preoccuparsi del problema. Insomma, una linea diplomatica inconsistente e pericolosa.
Poi la riunione del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (che ci siamo seguiti in diretta su internet). Convocato dalla Russia per condannare l’azione militare dei tre Paesi e chiedere un intervento di natura diplomatica. Risoluzione bocciata, con tanti MA. Primo “ma”, l’astensione di alcuni Paesi, come la Somalia, che hanno dichiarato il loro voto come pragmatico, in quanto conoscevano il risultato a monte e, però, appoggiano in tutto e per tutto ciò che la Russia ha affermato. La Cina sostiene la Russia. Altri Paesi ricordano i comportamenti UK. Come nel caso del rappresentante della Bolivia, che ricorda il problema delle Malvinas (con risposta del delegato UK, che dice che è territorio britannico – punto e a capo).
Interventi molteplici del delegato siriano condannano l’attacco, aggiungendo il pro-memoria della presenza militare degli USA (non voluta dalla Siria) in territorio siriano. Il delegato russo parla addirittura di “fabbricatori di miti”, riferendosi ai tre Stati attaccanti. Chiudono in “bellezza” gli USA dicendo implicitamente che sono pronti a continuare.
Ma l’ultima agghiacciante notizia arriva da Haretz, testata giornalistica israeliana. Infatti, il giornale riporta che gli attacchi sono stati condotti con il supporto israeliano (nota la volontà, secondo un altro articolo della medesima testata giornalistica, di sviluppare una aggressione contro l’Iran).
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite parla di diplomazia. Intanto nulla accade. I civili patiscono (ma prima non interessava nulla a nessuno e adesso pure). Ognuno fa quello che vuole. E forse è ora di preoccuparsi pure. Auguri…



