Le MES verità
Redazione – Torniamo sul nodo scabroso MES, dopo che il Presidente del Consiglio, Conte, ha riferito in Parlamento.
I conti non tornano. Da nessun punto di vista. Prima di tutto. Il MES è stato approvato lo scorso giugno e si sta lavorando alla legislazione secondaria, prima della firma della ratifica. Come disse il Ministro dell’Economia, Gualtieri, il MES è inemendabile.
Al contrario, il Presidente del Consiglio ha detto di avere agito con il mandato del Parlamento e che il MES non è stato firmato. In che senso? Dall’altra parte, infatti, dicono che è stato approvato. Non solo. Dice che tutti i Ministri sapevano. Qui entriamo in un terreno più difficile. Conte, infatti, afferma che ne parlò in una seduta del Consiglio dei Ministri lo scorso febbraio (cioè prima della firma). Nascono, comunque, alcuni dubbi. Come faceva Matteo Salvini, da Ministro a non saperlo? Come facevano i sottosegretari del Ministero dell’Economia a non saperlo? Quanto, dunque, sapevano? Non è dato saperlo, perché nessuno ha risposto. Ciò nonostante, le accuse di Conte non sono così circostanziate nei luoghi e fatti da poter presupporre che tutti sapessero veramente tutto. Al punto che, al contrario del Ministro Gualtieri, Conte dice che il MES è da firmare. Ciò è smentito anche da fonti francesi, che lo dichiarano cosa fatta. Lo riportava ieri l’ANSA.
Secondo punto. Interlocuzione parlamentare non significherebbe informare, ma anche discutere. Il Parlamento non ha mai discusso e messo ai voti il MES nella sua fase di preparazione, anche se il Parlamento, in realtà, avrebbe un ruolo, secondo la costituzione, in fase di ratifica (articolo 80).
Il Presidente della Repubblica non dice nulla. Anche questo è preoccupante. Così come sono preoccupanti le parole del Ministro degli Affari Esteri, Di Maio. Afferma, infatti, che il MES passerà se e come vorrà il Movimento 5 Stelle. Medesima sorte ebbe la nascita del Governo Conte bis, affidato ai voti degli iscritti al Movimento 5 Stelle attraverso il voto online. Visione non propriamente democratica, dato che la ratifica del MES, come ogni altro trattato internazionale passa dal Parlamento (appunto: articolo 80 della Costituzione). Perciò l’affermazione del Ministro Di Maio non è propriamente aderente alla Costituzione.
Nel dubbio di chi sapesse e chi meno, possiamo anche avanzare ipotesi totalmente fantasiose. Tra queste, l’ipotesi che tutti sapessero e che, per vincere sulla promessa (fatta ai tempi da Lega e Movimento 5 Stelle) di uscire dall’Europa si dovessero creare le condizioni perfette. Esattamente come quelle che si stanno creando e che stanno generando un sentimento sempre più diffuso di sfiducia nell’Europa. Sarà motivato? Non possiamo essere certi di ciò, a causa di informazioni incomplete e non completamente chiare a disposizione dei cittadini (salvo il sapere che il MES sia una potenziale disgrazia per l’Italia). In tal caso, quale sarebbe il piano B di chi ci guida? Chi lo sa.
Dunque, facciamoci tanti auguri…



