La politica è lontana dalla realtà e dal popolo
Redazione – Un grido di dolore si leva: serve un nuovo rinascimento, sia a livello italiano sia a livello europeo. Questa è la ragione del nostro nome. Ragione che parte dal senso della realtà. Quello che i politici non colgono.
Dopo i gridi di giustizia (fine a sé stessa), cadono le persone vicine a Virginia Raggi e al Movimento 5 Stelle a Roma. Proprio per questioni di giustizia. Il sindaco di Milano, Sala, si auto-sospende per le inchieste su EXPO 2015. Non citeremo nemmeno le vicende bancarie (Monte Paschi di Siena, Banca Etruria e così via). La nuova amministrazione comunale, dopo tanti proclami, mostra una attuale incapacità ad agire (non è risolto il problema delle periferie; è esploso il problema immigrazione, poi zittito; problemi per la cultura, le manifestazioni, la gestione dell’ambiente).
Intanto, di fronte alla gente, sempre più impoverita, cosa fanno questi signori? Nulla. Continuano esattamente a procedere per proclami o per lotte intestine. Danno, anzi, spazio al rischio di pericolosissime derive (come quella dei Forconi). Perché? Perché la politica non può essere lontana dalla realtà. Se un signore feudale avesse continuato a vessare i suoi, avrebbe rischiato la vita. Ecco. Qui, fortunatamente, non c’è lo stesso rischio. Ma l’atteggiamento è il medesimo.
Uscire da una politica feudale (oppure, per dirla più chiaramente, di difesa delle poltrone) per avvicinarsi alla gente è un dovere preciso della politica. In questo momento si mostra nella sua gravità una seria incapacità dei politici, preoccupati più del loro personale futuro che di quello della nazione (e dell’Europa). Lontananza e incapacità di comprendere la lingua del popolo e la realtà. Questi due doveri – attenersi al reale e comunicare (non con slogan) – sono un obbligo della politica.
Sono anche una grande opportunità per chi creda nel valore della persona. Perciò questa può essere anche l’occasione per persone, come Parisi, di mettersi in gioco. Non c’è, però, tempo da perdere. Come dice il vecchio adagio, “chi ha tempo, non aspetti tempo”.
Buona giornata!



