Gtt, salvataggio in bilico
Riportiamo l’articolo, a firma di Oscar Serra, pubblicato su “Lo Spiffero” il 15 gennaio 2018
È ancora in bilico il salvataggio di Gtt, nonostante gli annunci di Chiara Appendino. L’amministrazione comunale, infatti, non ha ancora spiegato come intende far fronte ai 25 milioni di euro scoperti per dare attuazione al piano industriale approvato dall’assemblea dei soci. La Regione Piemonte attende chiarimenti per sbloccare i 40 milioni di fondi Fsc messi a disposizione da un emendamento al decreto fiscale e intanto il consiglio di amministrazione previsto per questa sera è saltato e rimandato a data da destinarsi. Insomma, resta costellato da punti interrogativi il futuro dell’azienda del trasporto pubblico torinese, da mesi a un passo dal crac finanziario, con i creditori sull’uscio in attesa di essere pagati. Per chiarire tutti i punti rimasti in sospeso domani è previsto l’ennesimo faccia a faccia tra il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna e l’uomo dei conti di Palazzo Civico Sergio Rolando, un incontro dall’esito quanto mai incerto.
Restano dei nodi irrisolti, soprattutto se l’amministrazione comunale intende davvero rilanciare l’azienda e non solo garantirle un po’ di ossigeno fino alla prossima crisi. Con l’approvazione del piano industriale nell’ultima assemblea, di fatto il Comune, per tramite di Fct – la sua finanziaria che ha in pancia la totalità delle quote di Gtt – riconosce l’esistenza di un fabbisogno finanziario per mettere a punto il rilancio valutato in 133 milioni di euro, per contro, però, non ha ancora spiegato come intende mettere in atto l’aumento di capitale da 25 milioni previsto proprio dal piano appena varato.
Per questo Rechigna è arrivato a mettere in dubbio il sostegno della Regione al salvataggio di Gtt, almeno finché l’amministrazione non chiarirà tutto. “Ognuno deve fare la sua parte” è quel che ripete come un disco rotto il braccio destro di Sergio Chiamparino, da quando ha preso in mano il delicato dossier di Gtt. E finché non ci vedrà chiaro i 40 milioni della Regione non verranno sbloccati (altro discorso sono i 25 relativi alla transazione tombale sui disallineamenti tra l’azienda e l’Agenzia per la mobilità piemontese).
La stessa approvazione del piano industriale sarebbe tutt’ora sub iudice, poiché vincolata da una serie di condizioni contenute in una lettera lasciata a verbale da Fct nell’ultima assemblea. Condizioni che, a parere di chi ha letto il documento, difficilmente l’azienda potrà soddisfare. Che il salvataggio sia ancora in alto mare lo dimostra, inoltre, il fatto che Gtt non ha ancora approvato il bilancio del 2016, in cui è prevista la svalutazione di almeno 70 milioni di crediti.
“Quando dice di aver salvato l’azienda, Appendino mente sapendo di mentire – attacca il senatore Stefano Esposito, firmatario dell’emendamento che ha messo a disposizione i 40 milioni di fondi Fsc -. La sindaca renda pubblico il piano industriale e renda trasparente il processo in atto. Faccia sapere quali sono le condizioni dettate da Fct che vincolano il suo via libera”. E poi si rivolge direttamente alla Regione e in particolare a Reschigna: “Se non lo fa Appendino, renda noti lui i documenti in suo possesso, i lavoratori e la città devono sapere come l’amministrazione sta giocando sulla loro pelle”.



