GTT al capolinea
Redazione – Non siamo stupiti. GTT è al capolinea. Due riflessioni, in qualità di utenti-paganti, si devono fare.La prima è che il servizio è spesso pessimo. Mezzi vecchi, che si rompono. Puntualità tutt’altro che garantita. Scortesia spesso visibile. Mezzi inadeguati. Provate a prendere, non diciamo d’estate, ma una mattina d’inverno, un mezzo per muovervi verso il centro. Lo troverete pieno come un uovo. Praticamente sempre.
Per arrivare puntuali dovrete programmarvi una partenza “intelligente”. Ovverosia, una partenza con larghissimo anticipo, perché spesso prendere un mezzo GTT è una impresa. Bisogna, prima di tutto provare a salirci.
Altro problema. I comportamenti degli utenti. Il numero di coloro che non timbrano il biglietto e non “bippano” (come si dice ora) è elevatissimo. Elevatissimo vuol dire che in questi giorni, prendendo alcuni autobus, ci troviamo ad essere in due o tre a timbrare. L’autobus, ovviamente, è pieno. A non timbrare sono… tutti! Giovani, anziani, italiani, stranieri.
Aggiungiamo le donne con i passeggini. Ormai nessuno, con i moderni passeggini, che si possono chiudere, chiude i passeggini. Aggiungiamo quelli che mettono le zampe zozze sui sedili. Gli ubriachi di ogni provenienza. I molesti ed i molestatori.
Vogliamo aggiungere quelli che saltano – garantiamo – i tornelli dentro la metropolitana? Novelli atleti, che saltano le barriere di ingresso alla metro. Pieno. Tutto l’anno. Oltre a quelli che passano dietro a chi ha il biglietto. Ma non provate a protestare con questi signori. L’ultima volta che lo abbiamo fatto, abbiamo rischiato di andare al pronto soccorso.
Dunque. Mentre l’amministrazione pare essere stata un po’ sportiva, gli utenti del servizio non lo sono di meno. E, se aggiungiamo danno a danno, non otteniamo un buon risultato. Questo pessimo risultato sarà l’ennesima spesa di inciviltà, che tutti pagheremo.



