Educazione, sicurezza e ripresa economica
Redazione – Il 28 febbraio si è svolto, presso il Centro Studi San Carlo a Torino, l’incontro, organizzato da Rinascimento Europeo, con alcuni tra i candidati di centrodestra alle prossime elezioni politiche del 4 marzo: Lucio Malan (Forza Italia); Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia); Alessandro Cherio (NOI con l’Italia – UDC).
Tre temi cruciali, in cui il centro-destra, finalmente unito, si presenta alle elezioni.
Famiglia, educazione, sicurezza contro l’ingiustizia sociale, tassazione non vessatoria e investimenti in grado di creare nuovi posti di lavoro (non temporanei).
La famiglia e l’educazione. Le politiche sconsiderate, portate avanti dopo la Legge Cirinnà, mostrano come la famiglia e l’educazione dei figli siano in pericolo. Come ha ricordato il sen. Malan, l’imposizione ideologica, in cui lo Stato si vorrebbe trasformare in “padrone” dei bambini non è una favola-spauracchio.
Mentre il sen. Martelli (Movimento 5 Stelle) su youtube difende la poligamia (di fatto addirittura sentendosi oltre la Cirinnà), il MIUR ha accreditato delle associazioni LGBT come consulenti del ministero, travestendo le campagne ideologiche in difesa del gender (secondo cui, al di là dei caratteri sessuali primari, gli orientamenti individuali sono frutto di scelta o imposizione culturale) in azioni di educazione contro il bullismo. Di che si tratta? Allontanando gli insegnanti, queste associazioni hanno un contatto non mediato con i nostri figli, insegnando loro esattamente che l’orientamento sessuale è frutto di una scelta culturale e non di ragioni biologiche (ben evidenti). Tra queste associazioni spicca la presenza del Circolo Culturale Omosessuale “Mario Mieli”. Si ricordi che l’opera più importante di Mario Mieli è un inno nascosto alla pedofilia, spiegando come molti dei problemi dei figli (per quanto riguarda l’orientamento sessuale) e di repressione psicologica, nascono dal fatto che i padri non abbiano rapporti sessuali con i figli maschi e le madri con le figlie femmine (sic!).
Il diritto e dovere di educare i figli spetta alla famiglia, sia secondo il dettame della Costituzione italiana sia secondo la CEDU. Dunque, si vuole riaffermare il sostegno alle famiglie e al diritto educativo sui figli.
Augusta Montaruli ha ricordato i numeri dell’immigrazione. In primis, chiamiamo profughi dei clandestini. Infatti, lo status di profugo è riconosciuto a posteriori, dopo un iter di due anni. In questi due anni viene data a queste persone la carta di identità italiana, un codice fiscale e accesso gratuito al servizio sanitario. Dunque parliamo di richiedenti asilo.
Alla fine di tutto ciò, quanti vengono riconosciuti come profughi? solo il 5%.
I famosi 35 €? Fino a poco tempo fa non veniva nemmeno chiesta una rendicontazione di come questi soldi vengono spesi. Risultato, nel frattempo, chi ha lavorato una vita e, per svariate ragioni, prende la pensione minima, a fine mese prende di meno di un richiedente asilo. Dunque una ingiustizia al contrario.
Il sistema giustizia cosa garantisce, con i suoi tempi, rispetto alla tutela dei cittadini e contro chi, tra questi signori, delinquere? Ben poco.
Lo status di diffidenza nei confronti di queste persone ha portato addirittura ad un tracollo delle adozioni verso l’Africa del 60-70%. Perché? Ovviamente, chi vorrebbe vedere il proprio figlio adottivo maltrattato e guardato con sospetto?
Dunque, contro l’ingiustizia sociale al contrario, contro il business dei richiedenti asilo, contro il rischio di esclusione sociale.
Alessandro Cherio ha toccato due punti, che saranno portati all’attenzione del parlamento.
Il primo è quello di una flat tax ad un livello, che dovrà essere definito, con una no-tax area fino a 12.000 euro.
Perché? La coperta è stretta, poiché si sono attuate politiche di castrazione economica. E ora chi può pensare al futuro, ad una famiglia, a portare avanti una impresa?
In tal senso, gli investimenti per le infrastrutture sono fondamentali per una Nazione che si rispetti. Tra l’altro, se, invece di dare 80 euro una tantum, si fossero destinati questi soldi alle infrastrutture, non solo lo status di strade, autostrade ecc. sarebbe migliore, ma si sarebbero generati immediatamente decine di migliaia di posti di lavoro. Si sottolinea sia IMMEDIATAMENTE sia le DECINE DI MIGLIAIA di posti di lavoro.
Dunque, flat tax con no-tax area e investimenti per le infrastrutture, fondamentali per la comunità e in grado di dare immediatamente nuovi posti di lavoro.
Famiglia, educazione, sicurezza contro l’ingiustizia sociale, tassazione non vessatoria e investimenti in grado di creare nuovi posti di lavoro (non temporanei).
Il quattro marzo c’è la possibilità di cambiare, accogliendo una proposta unitaria (finalmente) e volendo cambiare il nostro Paese. Si può fare!



