Appendino cambia idea, anche Westinghouse si farà
Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 30 novembre 2016
Della rivoluzione annunciata per il momento c’è l’orario delle conferenze stampa: in notturna, per permettere ai consiglieri grillini e familiari di essere presenti. E così, tra i vagiti della figlia Sara e la claque dei supporter, Chiara Appendino ha annunciato la chiusura del bilancio di assestamento 2016.
I conti finalmente tornano, nonostante un’eredita pesante, ma a prezzo dell’ennesimo dietrofront sull’urbanistica che garantisce 19,6 milioni dall’operazione “ex Westinghouse” (centro congressi più ipermermercato), fiore all’occhiello dell’amministrazione di Piero Fassino, che il M5s aveva promesso di cancellare. Tra le operazioni varate dalla giunta, che ha approvato il documento un’ora prima della presentazione, c’è anche la destinazione in spesa corrente di 13,6 milioni derivanti dagli oneri di urbanizzazione e lo spostamento degli stanziamenti per le Fondazioni in conto capitale, cioè nel capitolo degli investimenti, operazione già contestata dalla Corte dei Conti negli anni del Centrosinistra.
La manovra complessiva cuba 58 milioni di euro con uno stanziamento in parte corrente di 30 milioni. “Non è stata una manovra facile ma era necessaria per non interrompere servizi essenziali per la città” ha esordito la Appendino, talmente sofferta da imporre una decisa retromarcia su uno dei progetti, quello della destinazione dell’area ex Westinghouse, a ridosso del centro cittadino, da sempre contestata dai grillini e dalla stessa Appendino quando sedeva ai banchi dell’opposizione. Dal progetto, che prevede la realizzazione di un centro congressi, un albergo e un ipermercato Esselunga con galleria commerciale per 110 milioni di investimento, il Comune incamera in conto capitale 19 milioni. Scelta obbligata, dunque, secondo la sindaca, spalleggiata per l’occasione oltre che dall’assessore al Bilancio Sergio Rolandoanche dal titolare del Commercio Alberto Sacco per l’assenza del vicesindaco Guido Montanari, che al momento si trova in Palestina. Appendino, illustrando la situazione ereditata dalla precedente amministrazione e le decisioni messe in campo, ha citato una lettera del 21 aprile scorso in cui Fassino parlava “di un reperimento di fondi da Smat, Regione Piemonte e fondazioni bancarie per un totale di 32 milioni. Poi abbiamo trovato altre criticità per le spese, in particolare mancavano bilancio 10 milioni di euro in spesa per servizi che se non erogati avrebbero intaccato la qualità della vita dei nostri cittadini”.
Nello specifico, per ovviare a questa situazione il Comune “destinerà a spesa corrente oneri di urbanizzazione per 13,6 milioni come una tantum, ridurrà le entrate correnti del bilancio della precedente amministrazione per 21,4 milioni”. La giunta Appendino prevede inoltre nuove entrate per 2,7 milioni da sanzioni. Il Comune inoltre sposterà stanziamenti relativi alle fondazioni da parte corrente a conto capitale, liberando risorse per circa 5 milioni che verranno destinati a spesa corrente (welfare e servizi). “Per il 2017 programmeremo entrate e uscite certe, per evitare manovre in corso d’anno che sono molto complesse. Sarà un bilancio differente” ha promesso Appendino. E visti i precedenti chi può mai dubitare?



