Incontro di Rinascimento Europeo: “Arriva Trump: ed ora?”
Redazione – Giovedì 1 dicembre, alle ore 18, si terrà un incontro, presso il Centro Studi San Carlo (Via Monte di Pietà, 1) a Torino, intitolato “Arriva Trump: ed ora?”. Parteciperanno all’incontro, moderato da Marco Margrita (giornalista e membro del consiglio direttivo di Rinascimento Europeo), Marco ZACCHERA, già Parlamentare e Sindaco di Verbania Curatore de “Il Punto”, e Gabriele CARRER, giornalista de “Il Foglio” e di “Libero”.
Le elezioni negli Stati Uniti, vinte da Donald Trump, hanno stupito il mondo, gettando nello sconforto tutta la cultura radical-chic e qualcuno a sinistra ha commentato che: “Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale”!! Addio democrazia, quindi, visto che per certa sinistra vince l’ignoranza quando trionfano i candidati a loro sgraditi. Invece l’elezione di Trump è stata una vittoria della democrazia e di un popolo, stufo di vedersi impoverito e dominato dalle lobby di Wall Street, della tecnocrazia e di chi voleva imporre un modello sociale e valoriale lontano dalle tradizioni statunitensi. La vittoria di Trump indica che la democrazia è ancora capace di reagire a chi vuole imporre soluzioni preconfezionate e gli elettori americani hanno dimostrato di avere una inattesa autonomia di giudizio, nonostante l’incredibile pressione mediatica messa in atto dai fautori del multiculturalismo e della distruzione del pluralismo identitario. Che lezione possono trarre da tutto ciò gli europei ed in particolare gli italiani? Senza dubbio debbono rifiutare ogni rassegnazione e rifiutare il progetto di chi, imponendo quello che è stato giustamente definito “pensiero unico dominante”, seguendo gli interessi della finanza globale, vorrebbe ridurre la società ad un agglomerato di individui ad 800,00 euro al mese, resi deboli dalla distruzione delle relazioni sociali e personali che caratterizzano le nostre comunità. E l’Europa? Deve capire che è giunto il momento della maturità e che l’Unione deve ora camminare con gambe autonome, con un governo eletto ed autorevole in rappresentanza degli interessi e dei valori dei popoli europei, con nuova indipendenza nelle relazioni internazionali e nell’azione geopolitica.