Tutti per uno, Silvio per tutti
Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 29 aprile 2017
Silvio Berlusconi è convinto che i frutti della riscossa matureranno in fretta sull’Albero delle Libertà. E in Piemonte non sono pochi coloro che, rimasti fedeli al Cavaliere anche quando la pianta è stata scossa da qualche vento di scissione o dalla tempesta (annunciata) dall’Eolo Matteo Salvini, sono pronti con il cestino in mano. Il primo raccolto della nuova stagione azzurra saranno, secondo le previsioni corroborate dai sondaggi (in primis quelli di Alessandra Ghisleri), le amministrative. E non è quindi un caso che ieri l’altro al cospetto del sultano di Arcore sia comparso un nutrito gruppo di candidati sindaci , condotti in comitiva nella magione milanese di Silvio in via Rovani dall’europarlamentare albese Alberto Cirio.
Foto-opportunity per l’intera comitiva: da sinistra verso destra il capitano dell’Arma Tommaso Gioffreda in campo a Savigliano, la preside di Mondovì Donatella Garello, il presidente della Provincia di Asti Marco Cabusi, l’aspirante primo cittadino di Rivalta Michele Colaci. Al centro la triade composta dal capogita Cirio, il padrone di casa Silvio e il coordinatore regionale Gilberto Pichetto, felice come una Pasqua. A seguire: Matteo Doria di Chivasso e l’astigiano Maurizio Rasero, l’unico davvero con concrete chance di vittoria.
Ascoltare il Verbo, prendere nota dei consigli, uscire galvanizzati e tornare sul fronte delle comunali con impressa nella mente quell’immagine del Capo, in conciliabolo con Cirio, e poggiato sul mobile quel faldone che altro non è se non, appunto, l’Albero delle Libertà, programma e vademecum insieme per la riscossa azzurra. Che appare meno lontana rispetto anche a poco tempo fa.
Una ricerca fatta da Index Research rappresenta una scenario in cui il M5s incomincia a subire un calo, mentre indica vincente il centrodestra unito con Forza Italia al 13,2% contro l 12,4% della Lega che pare non riuscire a incassare l’effetto Le Pen, o forse si approssima in caso di sconfitta della leader di Fn in corsa per l’Eliseo a subire un ulteriore calo a favore proprio di Berlusconi. Questo il quadro per le prossime politiche, il raccolto più importante da fare sull’Albero delle Libertà. Che, naturalmente, richiede una dose massiccia di fertilizzante, un po’ di terra nuova e chissà, forse qualche potatura.
A curare la pianta, nei suoi rami regionali ovviamente incluso quello piemontese, Silvio ha chiamato i soliti giardinieri di fiducia: da Nicolò Ghedini a Sestino Giacomoni, passando per Valentino Valentini (e per le casse, esangui, Alfredo Messina). Ma nella squadra si staglia con sempre maggiore evidenza Andrea Ruggieri, nipote di Bruno Vespa e compagno di Anna Falchi, il quale ormai è noto aver esteso la sua area di azione e di influenza rispetto a quella ufficiale di responsabile per Forza Italia del rapporto con le televisioni. E, dunque, la sua presenza ieri a Torino, con successivi spostamenti ad Asti e Cuneo (dove ha incontrato candidati e stakeholder locali accompagnato dal consigliere regionale di fede “ciriana” Franco Graglia) non è certo stata limitata a verificare la telegenia di vecchie e nuove leve berlusconiane. Che la sua opinione pesi e molto ad Arcore non è ovviamente sfuggito ai due commensali con cui si è attovagliato al Guglielmo Pepe, bistrot di piazza Maria Teresa.
Davide Balena e Carlo Giacometto non sono solo i coordinatori azzurri per la provincia e la città di Torino: sono due giovani, sia pure già politicamente vecchi vista la lunga militanza, per i quali molti nel partito non nascondono sia arrivato il momento di un ulteriore passo, insomma di una riconoscenza per la fedeltà e l’impegno profusi negli anni, anche in quelli difficili. Candidature in Parlamento? Posti in lista per le regionali del 2019? Di cosa abbiano parlato con Ruggeri, resta ovviamente un mistero. Ma supporre non è difficile. Interessante, per immaginare giochi di potere e guerre silenziose in casa azzurra piemontese, anche il rendez-vous avuto da Ruggeri prima di sedersi a tavola con i due: l’ascoltato consigliere di Berlusconi ha parlottato fitto con la vicepresidente del consiglio regionale Daniela Ruffino. Una delle figure femminili rampanti (sia verso il Parlamento sia verso la corsa alla successione di Sergio Chiamparino) insieme alla consigliera Claudia Porchietto, che Ruggeri aveva incontrato a Milano nelle settimane passate. Ruffino, da sempre sostenuta dall’ex parlamentare e oggi consigliere comunale a Torino Osvaldo Napoli, appare tra le candidate in pectore alle prossime politiche. Lei e la Porchietto potrebbero essere schierate una al Senato e l’altra alla Camera? E, ancora, se l’ex assessore della giunta Cota non fa ormai mistero di voler correre per la presidenza della Regione, la Ruffino è davvero disinteressata alla partita?
Mentre il fido consigliere di Silvio rafforza e concentra l’attenzione sul Piemonte, confermando la volontà di riscossa anche in questa parte del Paese,agli occhi di tutti quelli pronti con il cestino in mano l’Albero delle Libertà appare sempre più, guardando alle prossime elezioni, un albero della cuccagna.