Referendum costituzionale… e mercatale

Redazione – Il 4 dicembre prossimo si voterà il referendum costituzionale, per approvare (o meno) le riforme alla nostra Carta Costituzionale votate in Parlamento. Ci avviciniamo al voto e, dato che praticamente nessuno lo fa, gridiamo allo schifo, per una serie di ragioni, che elencheremo.
Primo punto. La Costituzione è fondamentale. Tutti i cittadini sono giustamente chiamati a dire la loro. Nel merito, ovviamente. Almeno secondo logica. Non secondo Renzi. Infatti, ha avviato una mega-campagna elettorale per dire, come ai bambini, “se non fate questo, vi succede questa cosa; se non fate questo, vi succederà anche quest’altra cosa”… Insomma… Arriva il “babau”?Immediatamente alcuni fautori del no si sono accodati con ipotesi altrettanto incredibili. Ad esempio, M5S, come riporta “La Stampa” di oggi pare dire che se si vincerà il NO, gli italiani all’estero potranno rientrare. E chi dice loro che lo vogliano fare, date le condizioni in cui ci troviamo? Segue Carraro (intervista su “La Stampa” di ieri), che, secondo una balzana logica (che riporta), cioè quella della schedina del totocalcio, dopo un 1X2 di Forza Italia (voto a favore, astenuti, voto contrario) in Parlamento, decide che sia opportuno votare si, perché… tanto bisogna iniziare ed è opportuno TURARSI IL NASO… Cioè? La Costituzione sarebbe un piatto mal cotto, che andrebbe mangiato pur se sgradevole, per compiacere chi? Il padrone di casa! Ovvio. Cioè? Cioè chi ha mandato Renzi ed i suoi a fare queste modifiche. Non stupisca, dunque, l’endorsement di Berlusconi a Renzi.
Questa danza di cortigiani ci fa schifo. A ruota seguono i giornali, che alimentano lo stesso percorso. Firme di “intellettuali”, ballerini, saltimbanchi e pittori della domenica. Con seguito di applausi da circo. Quel circo costituito dagli stessi che non hanno ancora capito le ragioni “di pancia” della Brexit e di Trump e che, forse, vedranno, causa la loro incapacità di proporre un programma alternativo e serio, il M5S al potere (Grillo lo ha già detto).
Infine arriva l’uccello del malaugurio (oppure quello ben informato sugli avvoltoi della finanza). Quello che dice che presto la crisi finanziaria si abbatterà sull’Italia, come accadde negli USA. Proprio a causa delle conseguenze del referendum. Dovremmo, secondo qualcuno, fare accordi con questi signori. E per la politica, e per arrivare a fine mese e per il cambiamento climatico e per salvare cappuccetto rosso.
Noi ci siamo un po’ rotti. E ben vengano le iniziative appoggiate non da questi incapaci (o criminali) ma dalla gente, che onestamente crede ancora nel bene comune.