Referendum alle porte

Redazione – Il referendum è alle porte. Si vota il 20 ed il 21 settembre. Domenica e lunedì prossimi.
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente”Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?»
Questo è il quesito. Le due posizioni pop, assunte da molti, sono: “voto si, perché, intanto i parlamentari non fanno nulla e rubano lo stipendio”; “voto no, perché non mi fido”.
Abbiamo passato alcuni mesi in cui la voce del Parlamento si è fatta flebile. Sovrastata dalla presenza dell’esecutivo, sostenuta dai media, la voce dei nostri rappresentanti è quasi stata messa a tacere. Cosa stanno facendo? Come stanno pensando al nostro futuro? Questa riflessione, se non spinta oltre, faciliterebbe la vincita del si.
Noi, però, vogliamo che si riconosca l’atto di responsabilità di chi ci rappresenta. Non vorremmo meno parlamentari, ma parlamentari competenti. Questa riflessione spingerebbe verso la cautela, rappresentata dal no.
Poi, sorge la vocina del dubbio. Qualche anno fa era stata proposta una riforma della Costituzione. A sventolare il vessillo dell’intoccabilità della Costituzione, il Movimento 5 Stelle e, successivamente, anche le Sardine.
Poi? Il Movimento 5 Stelle e le Sardine sostengono il voto sul taglio dei parlamentari. Cioè? La conferma dell’alterazione, presente in Gazzetta Ufficiale, di ben tre articoli della Costituzione.
Va bene dimenticarsene. La propaganda ha funzionato. Però questa mancanza, l’ennesima mancanza, di coerenza desta molti sospetti. Due movimenti. Linee di pensiero indefinite. Identità, comunque, poco chiara. Da che parte vorranno dirigere la barca?
Togliendo voce al Parlamento, porterebbero avanti la strada intrapresa durante il periodo di confinamento dovuto alla pandemia. Dare, potenzialmente, maggior forza all’esecutivo, togliendo al potere legislativo la voce. Togliendo, cioè, la voce a chi abbiamo votato.
Ognuno, dunque, voti, pensando, in coscienza, a queste cose.
Buona settimana