Quello che sta accadendo in Palestina di Marcello Croce
Riceviamo in Redazione, e riportiamo, un commento ai recenti fatti di cronaca a firma di Marcello Croce*
Quello che sta accadendo in Palestina è l’irrisione tragica di ogni principio umanitario garantito dal diritto internazionale. Mai si era arrivati dopo il 45 a un così profondo e intenzionale disprezzo, confrontabile solo con i tre aspetti più mostruosi della Seconda guerra mondiale: le deportazioni compiute dai tedeschi di popolazioni civili di origine ebraica, i bombardamenti a tappeto sulle popolazioni civili compiuti dagli anglo-americani, la cacciata di dodici milioni di tedeschi dalle regioni orientali compiuta dai russi sovietici.
Cosa ha portato oggi a questo? L’assenza di un ordine politico internazionale, “scoppiata” dopo il 1989. Questa tragica assenza è la conseguenza della pretesa, perseguita tenacemente dagli ambienti militari americani, di “succedere” all’ordine bi-polare stabilito a Jalta (4-11 febbraio 1945) con un sistema mondiale unipolare a guida americana (NATO). Questa pretesa, sostenuta negli ultimi trent’anni con le bombe gettate in Europa orientale e in tutte le aree ex-coloniali del mondo (in modo particolare nell’universo arabo-islamico, dall’Irak alla Siria, dalla Libia, all’Iran fino all’Afganistan), si è imperniata sullo Stato d’Israele, di fatto il suo 52mo Stato.
Infatti alla pretesa unipolare americana si oppone una buona parte del mondo. Ma l’insegnamento di quello che sta accadendo in Palestina è questo: anche in passato l’assenza temporale di un Ordine Internazionale è stato causa di guerre orrende (si pensi alle guerre di religione nell’Europa del 1500-1600, al periodo 1789-1814, ma poi soprattutto al 1914). Infatti l’assenza di un Ordine Internazionale non è solo assenza di regole e norme di relazioni fra Stati, ma prima di tutto significa assenza di una “ragione comune condivisa”: il principio che fonda la legittimità (dopo il secondo conflitto mondiale era “l’equilibrio del terrore” nucleare, attestato da Hiroshima e Nagasaki). Ma oggi?
Quelo che si vede in Palestina oggi, è la dimostrazione di ciò che significa l’assenza di un principio nella relazione fra Stati, ossia di un più alto principio di sovranità reciprocamente riconosciuto. L’Europa ne sta dando un contributo esemplare, e l’Italia è addirittura in testa, nella rinuncia al proprio ruolo sovrano, accodandosi al gioco dei vertici americani, il cui progetto unipolare sul mondo forse anche comprende quello di una trasformazione radicale della vita.
*Marcello Croce, filosofo ed autore