Presidente del Consiglio in arrivo?

Redazione –I giornali riportano insistentemente il nome di Giuseppe Conte, Ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, quale futuro Presidente del Consiglio voluto dal duo Di Maio – Salvini.
Staremo a vedere. Nel frattempo, è interessante notare come, a dispetto dell’opinione di tanti, la Lega (per i fatti suoi) e il Movimento 5 Stelle stiano conducendo bene la partita. Una partita raccontata agli spettatori seguendo una logica fissa: non siamo d’accordo; tutto salta; ci mettiamo d’accordo (come sappiamo essere bravi!!!); decidiamo noi.
Nella prima fase (non siamo d’accordo) affermano di avere visioni assolutamente differenti su ogni singolo punto. Il che fa ottenere l’approvazione dei propri elettori. Nella seconda fase (tutto salta), gli unici che saltano sono gli alleati e gli avversari scomodi (in questo gruppo ci mettiamo pure quelli che hanno costituito la coalizione con la Lega, cioè, soprattutto, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che sono stati presi in giro, insieme ai loro elettori). Nella terza fase mostrano di essersi messi d’accordo (ma, facilmente, lo erano già). Infine, decidono.
Siglano un contratto tra di loro e, per prendere in giro gli elettori, lo mettono ai voti. Da una parte, così, affermano che la loro responsabilità, in quanto eletti a rappresentare i cittadini, è in realtà limitata. Ci racconteranno presto che, in caso di problemi, la “colpa” non è loro. Bella farsa per una democrazia rappresentativa.
Questo accordo, tra l’altro, sminuisce di fatto il valore riconosciuto al Parlamento. Sempre che non si voglia ricordare che alcuni incontri del Movimento 5 Stelle si tengono nella sede di una certa azienda (alla faccia di coloro che criticarono, per il cosiddetto conflitto d’interessi, Silvio Berlusconi).
Questo bellissimo accordo, che chiamano contratto (e che i media pubblicizzano quasi come contratto con gli italiani, ma è un accordo tra due partiti), tiene conto delle coperture finanziarie disponibili? Tiene conto del fatto che il PIL include anche le spese dello Stato e, perciò, nei calcoli tra deficit e PIL ha un peso?
Infine… Volevano un Governo politico. Il prof. Giuseppe Conte, ovviamente, non è stato candidato alle ultime elezioni. Avremo, dunque, il cosiddetto “governo tecnico” (ben venduto mediatamente) – anzi, il Governo guidato da un professore (ricordate… Monti…) – però… l’oca è stata pelata senza che gridasse.
Dunque, riassumiamo. Presa in giro degli elettori della coalizione di centro-destra. Raccontano di non essere d’accordo e ci guadagnano (perché NOI siamo fessi). Alla fine ci proporranno un Governo in cui potranno fare tutte le scelte impopolari (e le faranno!). Solo ci domandiamo: di quali padroni sono servi?
Tanti auguri a noi!