Polveri sottili, polemiche pesanti Regione e Comuni nello smog

Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 10 dicembre 2016
Una coltre fitta di smog e di immancabili polemiche politiche. Sulle misure per contrastare l’inquinamento dell’aria a Torino e in Piemonte, l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, striglia i Comuni e li sollecita a prendere provvedimenti. Alla Regione, rimarca l’esponente della giunta Chiamparino, spetta il compito di monitorare, segnalare, e dare indirizzi, ma la responsabilità di applicare misure restrittive del traffico è dei Comuni, e quella di adottare buone pratiche di sostenibilità è degli stessi cittadini. “I dati sono noti – afferma Valmaggia – ora bisogna che ognuno faccia la sua parte, a partire dai cittadini. Mentre la pioggia è un evento incontrollabile, l’inquinamento è qualcosa che noi autoalimentiamo. Se cambiamo i comportamenti, per esempio usando meno l’auto, il dato migliora”.
“Il semaforo che abbiamo istituito – aggiunge Valmaggia – funziona per segnalare il livello dello smog. Fa presente la situazione ai Comuni e ai cittadini, ma il problema è che le iniziative di contrasto o sono coordinate o sono inutili. Per questo è bene che i Comuni si organizzino e si coordino. Alla Regione spetta il compito di dare l’allarme, ma l’operatività’ gestionale è in capo alle amministrazioni comunali e ai sindaci”. In Piemonte, annuncia l’assessore, fra poche settimane sarà pronto il Piano Antismog della regione, che affronta la questione in un’ottica non emergenziale ma di lungo periodo. Con l’Arpa sono state fatte delle simulazioni che hanno richiesto un po’ di tempo, i pilastri sono: riscaldamento, traffico, industria e agricoltura”.
Una ramanzina che non è affatto piaciuta ai Comuni, a partire da quello di Torino. “Le parole dell’assessore Valmaggia mi stupiscono un po’– replica Stefania Giannuzzi, sua omologa a Palazzo civico – visto che come amministrazione siamo stati noi, poco dopo esserci insediati, a sollecitare la Regione sul protocollo antismog: presentato a febbraio, non era mai stato applicato”. Ma non basta. “Come amministrazione – prosegue l’assessora – abbiamo sollecitato più volte l’attivazione di un tavolo di confronto con la Città Metropolitana e la delibera della Regione fatta a novembre è arrivata dopo una riunione convocata proprio dalla sindaca Appendino. Non siamo affatto immobili – puntualizza – siamo stati il primo Comune ad adottare il protocollo e abbiamo semplicemente dovuto aspettare che si uniformassero le ordinanze perché – spiega – quella che emetteremo martedì sarà poi valida ogni volta che si dovrà intervenire con questo tipo di provvedimenti”.
Consapevoli che si tratta di “misure emergenziali”, secondo Palazzo civico, devono seguire azioni strutturali: “intervenire sulla Ztl e ridisegnare le strade per favorire il trasporto pubblico, e comunicative”. Mercoledì sono previsti i primi blocchi del traffico nel capoluogo. L’ordinanza – spiega Giannuzzi – verrà incontro alle necessità di chi opera nel settore commerciale. “Siamo convinti – dice – che ci voglia un coordinamento e una rete fra i Comuni e ci auguriamo che anche gli altri comuni dell’area metropolitana adottino queste misure. Certo è – conclude con una stoccata – che a livello regionale non si può da un lato sollecitarci e accusarci di dormire e dall’altro tagliarci il trasporto pubblico…”.