Pisano raddoppia e punta al 2021
Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 4 settembre 2019
Non si dimetterà dal suo ruolo di assessore al Comune di Torino Paola Pisano, designata dal premier Giuseppe Conte come ministro all’Innovazione del governo appena varato. Almeno per il momento. A comunicarlo è stata Chiara Appendino, la sindaca che condividerà uno dei fiori all’occhiello della sua giunta con il Presidente del Consiglio. “La legge non prevede una incompatibilità” ha precisato la prima cittadina e dunque avvicendamento che s’annuncia tutt’altro che immediato. “Ci prenderemo un po’ di tempo per gestire il passaggio di consegne, perché Paola ha dei progetti importanti che hanno bisogno di continuità”. Nessuna fretta. Una scelta che avvalora i rumors secondo cui proprio la Pisano sarebbe la designata del Movimento 5 stelle a rilevare il testimone di Appendino tra due anni, quando scadrà il mandato a Palazzo Civico. La decisione di promuovere Pisano a un incarico ministeriale è stata “condivisa” – parola di Appendino – con Luigi Di Maio e chissà che l’obiettivo non sia proprio quello di offrire alla frizzante assessora un palcoscenico nazionale dal quale gettarsi tra due anni tra le braccia dei torinesi. Magari in uno schema che potrebbe portare a convergere anche il Pd. Fantapolitica? Forse. Di certo la Pisano rappresenta un elemento sui generis nella scombiccherata giunta pentastellata: ricercatrice all’Università, la capacità di imprimere una fisionomia ben riconoscibile al suo assessorato, l’innovazione come stella cometa, pur con qualche inciampo. Tanto vicina all’amica Chiara per visione ed estrazione sociale quanto più lontana dallo zoccolo duro dei Cinquestelle.
Per il momento, dunque, manterrà il doppio incarico. Un piede a Torino, l’altro a Roma. Ufficiale di collegamento della prima cittadina che negli ultimi due anni del suo mandato spera di poter far leva sui suoi buoni uffici per aprire un canale privilegiato all’interno del nuovo esecutivo, dopo i risultati non sempre brillanti ottenuti da Laura Castelli al Mef. Dopodiché potrebbe passarle il testimone. Secondo Appendino la nomina di Pisano “rafforza Torino nel contesto nazionale” e rappresenta “un grande riconoscimento del lavoro che ha fatto Paola con questa amministrazione e per la città”. Un giudizio non del tutto condiviso sia dall’opposizione (basta leggere le dichiarazioni dei Moderati) ma anche della stessa maggioranza come dimostra il commento sarcastico del consigliere pentastellato Aldo Curatella: “Se ne vanno sempre i migliori” scrive su facebook commentando il post della capogruppo Valentina Sganga. E sì che va capita la sua frustrazione dopo mesi a denunciare i rischi del 5G, la cui sperimentazione a Torino era uno dei punti cardine dell’attività di Pisano e Appendino. Le sue denunce l’hanno addirittura condotto a un passo dall’espulsione, come lui stesso ha raccontato.