La vittoria di Salvini e il nostro promemoria

Redazione – Vincere una battaglia non è vincere una guerra. Vero. Anche in senso figurativo, quando si parla di elezioni. Ci sono segni, però, che fanno riflettere.
Il 29 agosto, in un nostro articolo, scrivemmo di una ipotetica strategia fantasiosa, secondo la quale Salvini, ritirandosi dal Governo, avrebbe ottenuto una serie di risultati positivi. Non risultare corresponsabile di una strategia politica ed economica (nazionale ed internazionale), che non condividere. Abbiamo detto che, come risultato, avrebbe ottenuto la divisione del PD. Infatti, è nata “Italia Viva”. Abbiamo detto che, secondo noi, il governo Conte bis avrebbe avuto vita breve.
In seguito al risultato elettorale in Umbria c’è da riflettere. Sicuramente non “trionfo della democrazia”, a differenza di quanto dicono alcuni giornalisti, poiché le percentuali di votanti sono comunque basse, ma, con meno prosopopea, segno che gli italiani sono stufi di incompetenti e persone che ci stanno mandando sempre più in rovina. Però… crediamo che Salvini, giustamente, aspetti. Crediamo, anche, che abbia molte probabilità di vincere le prossime elezioni.
Basterà aspettare la prossima mossa del governo. Quando, insomma, litigheranno per una questione di principio. Nel frattempo, se volessero accorgersene, la situazione economica non è proprio rosea e le scelte di (non)Governo sembrerebbero assecondare il cammino (verso il baratro).