Gli uomini del sangue
Redazione – Avvelenata una ex spia russa e la figlia in Gran Bretagna. Nessuno riesce a provare la provenienza del veleno usato – i giornalisti parlano di arma chimica. Si da la colpa alla Russia. Nemmeno i servizi segreti americani confermano. Arrivano le sanzioni ulteriori. Nel frattempo, attraverso i dazi (su alluminio e acciaio), si avvia una politica interna tipica dei periodi pre-bellici. Contro chi? Soprattutto contro la Cina, che, ovviamente, risponde.
Poche settimane dopo. Siria. Bombardamento. Di nuovo. Uso di armi chimiche. Si sollevano dubbi sulle fonti giornalistiche. Però nessuno verifica. Nel frattempo, il Presidente USA ha già sentito il Presidente francese e anche la May, da Londra.
Trump chiama in causa la sola Siria? Ovviamente, no. Siria, Russia, Iran… Nel frattempo, un attacco aereo (di chi?) distrugge una base militare. Dicono che sia stato Israele. Del resto, perché non fare una scampagnata in Siria e sganciare qualche bomba?
Nel frattempo, ricordiamo le posizioni ambigue della Turchia, se no ce le dimentichiamo. Ricordiamo la base missilistica USA senza corrente elettrica. Quella che servirebbe per lo scudo missilistico. Ricordiamo l’acquisto di missili russi. Ricordiamo gli arresti di universitari e giornalisti. Ricordiamo come viene ben accolto Erdogan, in quanto la Turchia è membro della NATO.
Sempre casualmente, le borse in Russia crollano, dopo la Pasqua ortodossa. Non è che i signori del sangue e della finanza, quelli delle armi e del denaro facile, reclamino la loro moneta insanguinata?
Ricordiamolo. Quella guerra, che presto, forse, arriverà, sarà pagata anche da noi. Oh già. Così scriviamo, a futura memoria.