CRISI ENERGETICA: UNA MISTIFICAZIONE DELLE AUTORITÀ UE E DELLA SINISTRA AI DANNI DEGLI EUROPEI

Giusta la richiesta del centrodestra di riflettere sulle sanzioni.
“LA GUERRA IN UCRAINA E’ FRA RUSSIA E STATI UNITI. Posta in gioco l’Europa, Vittima sacrificale , il popolo ucraino”, questo è l’incipit dell’editoriale del n. 6/2022 di LIMES, la più importante ed accreditata rivista italiana di geopolitica, che poi viene sviluppato ed articolato alla luce di una precisa affermazione “Da questo conflitto nascerà un nuovo disordine mondiale”.
La prima evidenza di questo “disordine” è la crisi energetica che si è abbattuta sull’Europa, che sta mettendo a repentaglio aziende, in particolare in un Paese manifatturiero come l’Italia, ma anche la capacità di sopravvivenza delle famiglie, sempre più spinte verso una povertà foriera di tensioni sociali.
Crisi energetica frutto della speculazione -tutta in mano europea o statunitense tramite gli arbitraggi olandesi TTF – sui prezzi dell’energia, in particolare del gas, che con la loro crescita hanno anche provocato l’impennata inflattiva.
Colpa della Russia che specula? La verità l’ha riferita Francesco Starace AD di Enel sabato scorso al Forum Ambrosetti, affermando che un tetto va messo “non tanto al prezzo del gas”, ma alla “volatilità dell’indice Ttf”(cfr. La Stampa 4.9 u.s.). In pratica noi europei paghiamo alla Russia il prezzo concordato sulla base di contratti anche ventennali, proprio per stabilizzarlo, ma poi la speculazione la fanno a danno dei consumatori società come Eni che nel primo semestre del 2022 ha visto un incremento dell’utile del 700%! Cioè ha pagato poco quello che ha venduto carissimo….una assurda speculazione, attraverso la furbesca determinazione del cosiddetto prezzo “marginale” con l’ulteriore assurdità del collegamento di tale prezzo sia al gas che all’elettricità, consentita ai grandi distributori dagli stati, che a loro volta incassano un surplus dalle loro golden-share e dai maggiori introiti per IVA e accise vari sui prezzi gonfiati.
Nessuno dei giornaloni italiani afflitti da “sinistrite acuta” ha infatti riportato che (cfr Ansa 6.9) finalmente “La Commissione europea studia la possibilità di intervenire sul Title Transfer Facility (Trf), il mercato di Amsterdam dove viene fissato il prezzo di riferimento europeo del gas naturale” che è la vera causa dell’impennata dei prezzi dei prodotti energetici.
Non solo quindi è corretto verificare l’efficacia e gli effetti delle sanzioni, ma dobbiamo anche chiederci perché i nostri alleati USA vogliono gettarci in una crisi così drammatica? E soprattutto: perchè i governanti europei subiscono questa tragedia – ben prevedibile salvo incompetenza o malafede – ai danni dei loro cittadini?
Il vero obiettivo della crisi ucraina, come afferma Limes, è rendere dipendente l’Europa dagli USA e dall’importazione del loro gas liquefatto, da rigassificare con gravi impatti ambientali perché estratto con la dannosa e distruttiva tecnica del “fracking”.
Fa bene quindi il centrodestra a richiedere una riflessione sulle sanzioni: siamo nella Nato e siamo in Europa, ma vogliamo governanti che stiano al tavolo con la schiena dritta e non come vorrebbe la sinistra, come sgabello degli USA e dei grandi interessi finanziari: cfr. la vicenda dell’ITA – ex Alitalia, in cui è stato scelto come interlocutore il fondo statunitense Certares, a discapito di un progetto industriale europeo che aveva come protagonisti gruppi come MSC e LUFTHANSA.
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[La Redazione di Rinascimento Europeo, www.rinascimentoeuropeo.org |Titolo: CRISI ENERGETICA: UNA MISTIFICAZIONE DELLE AUTORITÀ UE E DELLA SINISTRA AI DANNI DEGLI EUROPEI | Data di pubblicazione: 8/09/2022; Foto: Edit]
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