Coronavirus e lavoro

Redazione – Pioggia di contributi emergenziali. Quale il reale beneficio? Se lo domanda un articolo de “Lo Spiffero”.
Infatti, abbiamo terminato le risorse disponibili. Nel frattempo, quali piani a lungo termine sono stati adottati?
Al di là di opinioni contrastanti, i numeri aggiornati dell’OMS parlano chiaro. Nel caso dell’Italia, i casi negli ultimi 7 giorni sono cresciuti del 22% (3565 casi confermati), mentre il tasso di mortalità è impennato paurosamente del 325% (187 casi). Il Piemonte non è la Regione messa peggio, in termine di persone attualmente positive. Però, non c’è da rallegrarsi.
Qualcuno ha pensato alla riorganizzazione di produzione, distribuzione, commercio e servizi? Qualcuno ha pensato al fatto che, se la gente è costretta a stare a casa senza lavoro saremo rovinati sul serio?
Abbiamo dato reddito di cittadinanza, bonus a pioggia (sacrosanti per chi ne abbia bisogno). Poi? Passati i teatrini sui mezzi di comunicazione, quali piani concreti sono stati pensati? Cosa ha fatto la task force, che doveva ripensare alla riprogrammazione del modo di lavorare e produrre? Cosa è stato fatto per potenziare le infrastrutture di comunicazione? Per la didattica in presenza o a distanza, ad ogni livello? Per non costringere i genitori o i figli a seguire le lezioni nel bagno di casa, mentre qualcuno ha una riunione online in cucina o in camera da letto? Mica sono storie di fantasia.
Mica si potrà pensare di mantenere in vita il commercio, se la gente perde il lavoro. Cosa si è fatto? Il cibo si compra al supermercato. Bene. Ma se agricoltura e allevamento, a partire dalla produzione, non sono tutelati, come si fa? E gli artigiani?
Quali sono i settori strategici, che vanno preservati? Come re-inventarsi nella dimensione digitale, quando possibile?
Come garantire un supporto infrastrutturale e tecnico agli insegnanti? Infatti, dacché tutti si sono portati il lavoro a casa, le ore di lavoro per loro sono aumentate e le condizioni di lavoro peggiorate. Nel caso delle università, poi, come garantire il funzionamento dei laboratori? Mica sono un vezzo.
Bene. Se vi state dicendo che qualcuno certamente ci ha pensato, vi sbagliate. Non c’è l’ombra di un piano organico. Mentre molti scrivono sulla pagina Facebook del Presidente del Consiglio, per dire che è bravo, bello e intelligente (controllate i commenti, se vi va di piangere), come possiamo contribuire a cambiare lo stato di questo Paese?
Se non ci penseremo, affrontando questa sfida in modo creativo e propositivo, saranno le condizioni di vita prossime a dettare legge. Tutte panzane? Tutta fantasia? Le perdite economiche non lo sono.
Lo so. Siamo ancora in ferie. Non vogliamo pensarci. Però, valgono ancora le parole di Marchionne: “Nel 2004 stavo girando per il mondo nel mese di luglio. Vengo in Italia, arrivo in ufficio in agosto e non c’ è nessuno. 5 milioni al giorno, eh! (le perdite di FIAT ndr) Chiedo, Ma la gente dove è? Eh, sono in ferie. Ma ho detto, in ferie da cosa?”