COMUNICATO STAMPA // C’è (molto) da fare! // 17.05.2021

COMUNICATO STAMPA
TORINO – 17 MAGGIO 2021
Dopo 23 anni ininterrotti di Governi della Sinistra e 5 anni dei suoi figliastri 5 stelle, le elezioni d’autunno per la nomina del Sindaco di Torino e della Città Metropolitana di Torino devono segnare un’inversione radicale nel declino dell’area.
Mentre la Sinistra, in crescente stato confusionale, presenta candidature a Sindaco di politici di lungo corso – loro stessi autori e corresponsabili del declino -, il Centro-destra sta ormai convergendo sulla candidatura di Paolo Damilano, una candidatura autorevole, espressione del lavoro e dell’impresa ma, soprattutto, estranea ai meschini battibecchi di chi, senza aver mai provato, sulla propria pelle, le difficoltà di raggiungere obiettivi concreti creando valore anche per la collettività, è disposto a ogni compromesso pur di salvare l’arcinota “sedia”.
PAOLO DAMILANO è espressione di quella “società civile” che tutti invocano come unico soggetto capace di farci uscire dai pantani della politica politicante, ma da questa combattuto non appena tenta di affacciarsi a qualsivoglia competizione nell’area che essa presidia con arroganza e
presunzione.
[Fonte: www.damilanosindaco.it]
Per rivitalizzare la Città, Paolo Damilano dovrà lavorare molto.
Torino e Città Metropolitana di Torino – ormai espressioni di un’area vasta che va, progressivamente, integrata – devono ottenere riconoscimenti adeguati alla posizione che occupano nel territorio nazionale. Evidenti tentativi di emarginazione tendono a:
- depotenziarne le infrastrutture (basta con i Ministri come Giovannini che cercano di rallentare, nuovamente, un’infrastruttura fondamentale come la TAV per lo sviluppo del Piemonte!). La ricostituzione del tessuto industriale necessita di una efficiente rete di infrastrutture di ogni tipo;
- disconoscerne l’eccellenza nella ricerca scientifica. Emblematico che il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale – la cui sede era stata stabilita a Torino dal Consiglio dei Ministri il 3 settembre 2020 – sia sfumato nel nulla. Il Centro va recuperato.
Inoltre:
- Torino e Città Metropolitana di Torino devono essere attori primari nell’attuazione dei progetti contemplati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Piano ― deciso, pressoché unilateralmente, dal Governo Draghi (Giorgia Meloni giustamente ha fatto notare come il Parlamento, nella vicenda del PNRR, sia stato soltanto uno spettatore ― per avere successo deve vedere gli enti decentrati, assolutamente e operativamente, coinvolti nella sua attuazione.
E ancora:
- ci sono da definire meglio i rapporti istituzionali tra Capoluogo e Comuni della Città Metropolitana. Al proposito, devono essere valutate tutte le problematiche che riguardano i 312 Comuni che fanno parte delle Città Metropolitana, con speciale attenzione ai Comuni montani in termini di digitalizzazione, sburocratizzazione, soddisfacimento di esigenze fondamentali (servizi pubblici, esigenze commerciali, ecc.);
- c’è da ricostruire l’intero assetto economico-finanziario dei due enti;
- le nuove povertà fanno sorgere enormi problemi per quanto riguarda il welfare. Risposte efficaci possono venire dalle sintonie che si sanno creare anche con il volontariato e gli enti del terzo settore.
Com’è dato di vedere dai pochi argomenti richiamati ― cui s’aggiungono i molti tralasciati ― c’è (molto) da fare!
Solo un Sindaco abituato alla concretezza del fare può dare risposte adeguate a questi e ad altri infiniti problemi che tormentano, da anni, la Città. Paolo Damilano ha tutti i titoli per affrontare queste sfide.
[Fonte: www.pixabay.com/it]
Rinascimento Europeo – attrezzata realtà trasversale di tutto il Centro-destra – appoggerà l’unica candidatura civica che si sta intravedendo nell’orizzonte torinese.
Il Portavoce di Rinascimento Europeo