Buonanotte!
Il “Buongiorno” con cui Mattia Feltri apre “La Stampa” ogni mattina qualche volta è molto piacevole, intelligente e graffiante, altre volte tocca punta di banalità e qualunquismo che fanno male a chi legge. Oggi, purtroppo, è in onda la seconda ipotesi: un pezzo sui fatti di Mondragone pieno di finto buonismo, soprattutto senza capo né coda.
Dunque: a Mondragone in una comunità di bulgari, trascinati nell’ingranaggio dello sfruttamento e del caporalato, viene individuato un notevole numero di contagiati Covid, viene istituita una zona rossa che però non è rispettata dai membri della comunità perché – giustamente, come ci insegna “Feltrino” – devono andare a lavorare, altrimenti non incassano la paga da fame e non mangiano. Stop, tutto qui!
Nessuna parola sulla situazione esplosiva che si è creata nella contrada, sulla impossibile convivenza con gli abitanti del luogo, costretti a subire di tutto in questi anni, anche dal punto di vista igienico, e che hanno preso l’occasione per scendere in piazza per chiedere – udite, udite..!! – il rispetto della zona rossa.
E sopra l’articolino di Mattia Feltri campeggiava la foto che più avuto successo oggi: quella del bulgaro che lancia la sedia “contro gli italiani in strada”, ci informa La Stampa.
Gli italiani sono gretti e senza cuore, questo è il messaggio che fanno passare: ma Feltri, perché non ti trasferisci nei Palazzi Cirio di Mondragone?! Potresti così approfondire gli argomenti di cui scrivi, magari scoprendo che è l’illegalità che governa quello che sembri voler difendere: povera gente deportata da predatori della stessa etnia, al soldo di proprietari, sfruttatori e vicini alla camorra; giustamente il tuo collega Zancan ricorda oggi la strage camorrista (strage!!!) di sette migranti, avvenuta il 18 settembre 2008.
La conclusione, corretta, sarebbe stata più complessa ma semplice: l’immigrazione clandestina è una nuova forma di schiavitù, ben vista e fomentata dalla malavita che inserisce quei poveretti nei vari gironi danteschi che gestisce: lavoro nero, spaccio, prostituzione (anche minorile), e tanto altro.
Lo Stato interviene solo per tamponare le varie emergenze, senza alcuna strategia e capacità di creare scenari ragionevoli per i cittadine e per i nuovi arrivati; i casi come quello di Mondragone dovrebbero essere spunto per interventi pragmatici ed efficaci, che prevedano il pieno rispetto della zona rossa, con sostegno materiale alla comunità “segregata” (è stata in lockdown l’intera Italia non si capisce perché in questo caso le tutele sanitarie non debbano essere rispettate..), ma insieme agire estirpando il caporalato e perseguendo in maniera durissima i proprietari sfruttatori.
L’Italia non può morire di qualunquismo!!
* * *
Autore: S.M.C
Data di Pubblicazione: 26.06.2020
* * *