Stop ai bulli
Redazione – In diverse città, nel nostro Paese, stiamo osservando, in occasione delle manifestazioni per le chiusure imposte dal Governo, a ondate di violenza.
Nulla a che fare con chi giustamente protesta, perché, dopo tanti sacrifici, rischia di perdere tutto.
Abbiamo visto, ben amplificate dai giornali, le immagini di violenza e devastazione. Abbiamo perfino visto riportare le parole di questi criminali e bulli. Quale sarà l’effetto? “La Stampa” si è perfino premurata di raccogliere le loro parole. Uno degli arrestati ha dichiarato “Eravamo 4 gruppi: una gara a chi faceva più danni”. Risultato di questa pubblicità? Potrà tornare a casa e vantarsene. Perché? Perché è un bulletto e i bulletti fanno così. Non solo. Ancora “La Stampa” rilancia, definendo questi criminali “gli ultimi”.
C’è chi, sui social, ha scritto che non è dispiaciuto dei danni fatti ai negozi. Viene da rispondere che, evidentemente, non sa, in questo modo, che sostiene i bulli e insulta, magari, qualcuno che, a causa dei danni, si troverà senza lavoro, perché, magari, quel negozio chiuderà.
Nessuna parola, ovviamente, amplificata sui tanti disperati senza lavoro, sugli imprenditori che tireranno giù la saracinesca. Nessun conforto, ad esempio, per i lavoratori di Pininfarina Engineering, che sta chiudendo.
Forse non si sono accorti, che, nel novero di vergognosi danneggiamenti c’è anche la lapide di un partigiano, Andrea Piumatti. Ora, se la smettessimo di fare, per un istante, la gara destra-sinistra, e guardassimo in faccia alla realtà, smettendo pure di dar voce ai bulli.
Tra l’altro, nella loro scarsa intelligenza, forniranno motivi ulteriori a coloro che, carte alla mano, pongono dei dubbi sulla presenza di certi tipi di “migranti” in Italia. In questo modo, hanno fatto pure un danno a quelli che, onestamente, sono immigrati e lavorano sodo per guadagnarsi il pane.
Complimenti!