Redazione – Ci capita di non concordare con persone di differente opinione politica o con politici, che, a nostro giudizio, assolvono ai loro compiti in maniera inadeguata. Lo scopo della nostra azione è perseguire il bene comune. Inoltre riteniamo che la persona sia centrale.

La violenza è contraria a questi principi. Qualsiasi tipo di violenza. Il confronto tra società civile e politica è fondamentale per costruire insieme il futuro. L’arrogarsi il diritto di compiere violenze (in nome, poi, del Popolo Italiano) è un fatto gravissimo. Non si ottiene un Paese migliore sovvertendo l’ordine dello Stato. Semmai si contribuisce alla buona politica, partendo da un voto consapevole.

Per questo l’azione contro Osvaldo Napoli è particolarmente riprovevole e degna di condanna. Già nelle passate manifestazioni, i cosiddetti Forconi danneggiarono attività commerciali, paralizzando le nostre città. La risposta dello Stato, purtroppo, fu nulla. Evidentemente sulla base di concrete informazioni. Fomentare la sovversione contro lo Stato è, però, reato grave. Come tale andrebbe trattato. Ancor più grave, se a spiegare le ragioni dello pseudo-arresto è un generale dell’Arma in congedo (Antonio Pappalardo – come riporta “La Repubblica” di oggi, c’era anche lui sulla scena). 

Questi signori sono ancora innocui per la stabilità dello Stato? Se la risposta è no, preghiamo che Chi di dovere intervenga. Nel frattempo, esprimiamo la nostra vicinanza a Osvaldo Napoli.