Siamo MESsi male

Redazione – Notizie su notizie si rincorrono sul MES. Dopo l’attacco pubblico del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni, altre notizie confuse sono uscite.
La prima riguarderebbe una responsabilità del Governo Berlusconi IV. Tale notizia trova smentita da una serie di fonti, che includono tweet di Mario Monti e “Il Sole 24 Ore”. In un articolo, Dagospia riporta i fatti, che mostrano come sia proprio Monti il responsabile, allora, della firma del primo trattato del MES.
Ricordiamolo. Oggi si parla di firmare la riforma del MES. Ripetiamolo. La Lega e Fratelli d’Italia sono da sempre contrari.
Fatto insolito. David Sassoli dichiara, a “Il Tempo che Fa”, che il MES è stato sospeso. Lo ricordiamo. David Sassoli è il Presidente del Parlamento Europeo. La notizia è ripresa da ADNKRONOS. Peccato che la notizia non trovi conferme esplicite in nessuna fonte ufficiale, ad esempio, di lingua inglese. Almeno non ne riporta fino a questo momento. Si. Perché se volete cercare su “Google” le parole “European Stability Mechanism” AND “suspension”, restringendo le ricerche all’ultima settimana, qualcosa si dovrebbe trovare. Soprattutto sui siti ufficiali UE. Invece nulla. Che sia poco indicizzato o che non sia nemmeno riportato è evidente.
Dunque, purtroppo diventa lecito domandarsi quanto siano affidabili le parole dell’italiano David Sassoli. Non per sfiducia nei confronti delle competenze, ma poiché non vi è, per ora, una trasparente evidenza di quanto dichiarato. Non se ne trova traccia nemmeno nella dichiarazione stampa del presidente del MES, Klaus Regling del 9 aprile scorso. Questa è l’ultima dichiarazione stampa ufficiale disponibile, fino adesso, sul sito del MES. Si sa solamente che un accordo è stato raggiunto e che ci sono dei soldi disponibili. Non si dichiara, invece, nel testo, il fatto che il MES sia sospeso.
Sarebbe opportuno che i cittadini avessero chiare indicazioni in questo senso, per quella invocata trasparenza, che tutti i Paesi e Governi reclamano ed espongono come proprio vanto.