Sharing Economy: Torino è pronta per i monopattini elettrici?
Daniele Lonardo – La startup americana LimeBike, dopo i primi successi oltreoceano punta sull’Europa. A Giugno di quest’anno Parigi si è dotata di una flotta di monopattini e a Luglio inoltrato la stessa società ha preso contatti con l’amministrazione pentastellata e la Sindaca Chiara Appendino ha testato in prima persona il monopattino nel cortile interno di Palazzo di Città, come dimostra un video[1] pubblicato su Panorama e ripreso da altre testate giornalistiche.
L’approdo a livello europeo della monopattino-sharing ha visto coinvolte, oltre a Parigi anche Brema, Berlino, Francoforte e Zurigo. La start-up americana, come riportato dal quotidiano Repubblica, è interessata da un lato a valutare se l’offerta può funzionare anche sul mercato italiano e, dall’altra capire che tipo di richieste arrivano da una città medio-grande come Torino.
Tuttavia, il capoluogo piemontese ha già avuto modo di “distinguersi” per inciviltà quando, nel novembre dello scorso anno, le biciclette GoBee.Bike e oBike sono state trovate nel fiume Po lanciate da ignoti e, dopo essere state trascinate dalla corrente, sono emerse dal letto del fiume. Episodio analogo anche a Luglio di quest’anno quando ben dodici velocipedi (tutti appartenenti alla ditta oBike) sono riemersi dal fiume e prontamente segnalati dai residenti per essere smaltite.
A Torino, oltre al [TO]bike, il servizio di bike sharing “fisso” gestito direttamente dalla Città di Torino, vede operanti tre aziende: oBike, MoBike e Ofo. Tragico il destino della Gobee.bike, costretta ad uscire dal mercato italiano e torinese a fronte dei ripetuti episodi di vandalismo. Per tamponare la situazione, il Comune aveva proposto di installare un numero considerevole di stalli utili per riporre il veicolo dopo l’utilizzo ma sembra che neanche questa soluzione sia servita a mitigare l’inciviltà di certi utenti…o meglio vandali. Infatti, la differenza principale tra il bike sharing classico (TObike) e quello a “flusso libero” consiste nel fatto che, in quest’ultimo caso l’utente non è obbligato a riporre il veicolo in un apposito stallo ma è libero di lasciarlo “on the road” arrivato a destinazione interrompendo il servizio direttamente dall’app scaricabile sia su sistemi Android che IOS. Virale è diventa la foto che ritraeva una bici parcheggiata sul monumento a Vittorio Emanuele II ma non sono mancati i casi in cui i velocipedi sono stati rubati, smontati e ri-assemblati oppure legati con lucchetto nei cortili di abitazioni private e ritrovate grazie all’utilizzo del sistema di geo-localizzazione di cui sono dotate di default tutte le biciclette.
Parliamo ora dei prezzi per il noleggio: l’abbonamento TOBike (annuale o settimanale) consente di prelevare la bici gratuitamente per tutte le corse di durata inferiore ai 30 minuti, anche più volte al giorno. Oltre i 30 minuti consecutivi, viene applicata la tariffa relativa al proprio abbonamento (20 euro per quello annuale e 5 euro per quello settimanale con cauzione di 5 euro). Per quanto riguarda, invece, i servizi “a flusso libero”, MoBike offre una singola corsa al prezzo di 69 centesimi. Con l’abbonamento, invece, le corse sono illimitate fino ad un massimo di due ore al giorno; oBike mette a disposizione gratuita il servizio per i primi due mesi (previa cauzione di 5 euro) ed il costo è di 50 centesimi ogni 30 minuti; Ofo non richiede alcun deposito ed il costo del servizio è di 60 centesimi ogni 20 minuti di utilizzo.
Per i monopattini i costi in Francia ammontano a 15 centesimi al minuto, più 1 euro per l’inizio del noleggio e l’assessore ai Trasporti Maria Lapietra ha chiesto ai rappresentanti di LimeBike di autolimitare la velocità massima a 15 km/h al fine di consentirne la circolazione anche sulle strade pedonali.
[1] https://video.panorama.it/news-video/chiara-appendino-prova-il-monopattino-elettrico-di-torino-video/