Riflessioni sul 1° Maggio
Redazione – L’uscita di Maurizio Landini, secondo cui la sola idea di fascismo rappresenta un crimine, è significativa della cultura anti-libertaria che caratterizza la sinistra italiana ancora incapace di confrontarsi definitivamente con le categorie del pensiero liberale.
Landini dovrebbe sapere che nel nostro sistema – anche per dettato costituzionale – il reato è sempre individuato in un fatto, un’azione che incide sulla vita degli altri e sulla attività della comunità cui si partecipa. L’idea invece di criminalizzare puramente e semplicemente il pensiero o un’idea è proprio l’approccio di chi – ergendosi poi ad unico interprete di quando la pretesa idea criminale verrebbe integrata – si vuole dotare di una formidabile forza inquisitoria, con lacci e lacciuoli allargati o stretti a seconda della bisogna, pronti a persecuzioni repressive, discriminatorie e violente. Chiunque potrebbe lanciare addosso al suo avversario l’accusa di esser fascista, con ciò aggredendo qualsiasi posizione culturale e politica contraria al potere del momento.
La storia recente italiana ci insegna – e senz’altro di questo ha nostalgia il sig. Landini – di quando bastava essere anticomunista per essere accusato di essere fascista e di come il teorema antifascista sia stato utilizzato ad escludendumper imporre di fatto l’ideologia comunista, mentre oggi l’operazione si tenta di replicarla a favore del pensiero politicamente corretto, relativista e globalista.
Ricorderete che è stato via via tacciato di essere fascista chi non voleva scioperare, chi voleva insegnare seriamente, chi è contro le droghe, chi si richiama ad un’Europa cristiana, chi non vuole l’immigrazione selvaggia, ecc. In pratica Landini vorrebbe tornare all’Arco Costituzionale, con cui negli anni 70 – attraverso un’operazione ….quella davvero “fascista”- si tentava di estromettere dal dibattito politico partiti democraticamente scelti dagli elettori, legittimando invece solo i partiti che avevano partecipato alla scrittura della Carta Costituzionale.
Così il Landini-pensiero scopre il vero intento di una sinistra ormai priva di argomenti e lontana dal cuore degli italiani, ormai indirizzati ben altrove: l’intento vero è di criminalizzare questo “altrove”, minacciando l’elettore che se non rimane nell’area ideologica governata dalla cultura di sinistra, non può che subire il marchio infamante di “fascista”.
Gli italiani insegneranno a questo squadrista rosso di essere più liberi e con capacità critica di quanto lui ed i suoi sodali possano aspettarsi, ricordandogli che non hanno dimenticato chi ha ridotto l’Italia nelle condizioni di oggi, chi ha dilatato la spesa pubblica facendo crescere il debito senza neppure far crescere i servizi, chi ha reso l’Italia debole in Europa senza neppure rendersi conto che l’Unione attuava riforme ed imponeva regole a direzione tedesca ed a nostro danno.
La giornata del 1° maggio a Torino ha dimostrato ancora una volta la connivenza tra la vecchia cultura della sinistra politica e sindacale con il mondo dei NoTav e dell’antagonismo sociale.
Gli organizzatori del PD e dei sindacati hanno infatti impedito la presenza di simboli a favore dell’Alta velocità mentre viceversa sono stati accettati non solo simboli NoTav ma anche gruppi antagonisti e violenti, fautori della posizione contraria.
Una situazione significativa che dice molto sul reale stato confusionale del Partito Democratico, con il povero Senatore Esposito ridotto a foglia di fico, mentre il Partito continua a dare ampio spazio a chi è contrario all’opera.
Ricordiamocelo: l’Alta Velocità sarà realizzata dal centro destra con la prossima amministrazione regionale.
S.C.
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Con riferimento al Dibattito Pubblico sul “Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino” organizzato dall’Associazione Rinascimento Europeo presso il Centro Studi San Carlo in data 30 aprile 2019, è possibile rivedere la diretta Facebook realizzata da Linea Italia Piemonte – www.lineaitaliapiemonte.it – al seguente link: https://www.facebook.com/lineaitaliapiemonte/videos/1041544086054838/UzpfSTEyODgwNjM2NzIxNzY4NToyMTY0NTc0MjkzNjQwODcy/
Hanno scritto dell’evento anche:
- Corriere della Sera, Cronaca di Torino – pagina 9 – “Sanità i papabili. Stecco, il neuroradiologo leghista. Salizzoni, il re dei trapianti del PD”
- Corriere Torino / Politica – edizione on line – al seguente link: https://torino.corriere.it/politica/19_maggio_01/due-medici-la-sanita-piemontese-corsa-l-assessorato-leghista-stecco-re-trapianti-salizzoni-ea797f02-6c1d-11e9-b9a1-817a86aa5964.shtml