Una mano (destra) ad Appendino
Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 20 luglio 2017
Dove i numeri li tengono in un angolo “fanno ammuina”, dove potrebbero mettere il Movimento 5 stelle al muro, “stringono accordi”. In Città Metropolitana, secondo il Pdl’unica cosa chiara è l’inciucio tra grillini e centrodestra. L’ennesimo segnale di una disponibilità a collaborare è arrivato al termine della prima commissione Bilancio, nella quale la pattuglia pentastellata – che per un perverso sistema elettorale di secondo livello si ritrova in minoranza nell’ex provincia di Torino – ha eletto presidente il sindaco di Pianezza Antonio Castello, consigliere considerato vicino a Roberto Rosso, ex berlusconiano ora nella fittiana Direzione Italia. Un accordo che ha tagliato fuori il centrosinistra e infatti il capogruppo del Pd Vincenzo Barrea va lancia in resta contro i colleghi del centrodestra, accusandoli di intelligenza col nemico: “Ormai l’asse tra le due formazioni è conclamato e sono molto chiari anche i mandanti politici di quest’operazione” dice Barrea che poi fa nomi e cognomi: “Persone come Osvaldo Napoli, Rosso e il leghista Fabrizio Ricca, che tanto si agitano in Sala Rossa, poi consentono ai loro uomini di fare da stampella a Chiara Appendino in Città Metropolitana”.
Così, dopo il mistero legato alla designazione dell’avvocato Giuseppina Cavasino in Smat ad opera della sindaca, ma su segnalazione dell’opposizione, nonostante nessuno ne rivendicasse la paternità (poi revocata per la mancanza dei requisiti necessari) ecco nuove ombre sulla effettiva intenzione del centrodestra di contrastare l’azione del M5s nelle istituzioni. E a dimostrazione di come quel posto spettasse ai berlusconiani già girano i nomi dei possibili sostituti, Roberto Rosso (il ragioniere mattatore delle tv private, meglio conosciuto come l’Omonimo per distinguerlo dall’ex sottosegretario) e Nadia Loiaconi, in passato capogruppo provinciale del Pdl. E così lo stesso Rosso (l’Originale) che nei giorni scorsi accusò Napoli di “inciucio” in un video fatto circolare via social per il presunto accordo su Smat (e prima ancora di aver fatto lo stesso con Fassino), ora assiste all’incoronazione del “suo” consigliere al vertice della commissione Bilancio di via Maria Vittoria, con i voti pentastellati. Il bue che dà del cornuto all’asino, insomma.
Una cosa è certa, “continuiamo a parlare di tatticismi da politici di professione, anziché occuparci delle tante cose da fare per rilanciare un ente in difficoltà gravissime” allarga le braccia Mauro Carena, l’ultimo consigliere delegato al Bilancio durante la gestione di Piero Fassino.