“Magistrati non interferiscano” Grillini contro il pg Saluzzo
Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 18 dicembre 2016
Il procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo, “si dovrebbe vergognare” per avere diffuso una lettera di critiche a una consigliera comunale pentastellata di Torino che aveva espresso solidarietà ai No Tav condannati. Lo ha detto Ivan Della Valle, parlamentare M5s, oggi a Susa durante un’iniziativa contro la ferrovia Torino-Lione. “Si è permesso – ha affermato – di mandare una lettera intimidatoria contro un consigliere, regolarmente eletto, che secondo lui non può parlare. Ma è lui che non deve interferire con la politica”.
Il deputato grillini si riferisce alla presa di posizione del magistrato alle parole pronunciate lunedì 5 dicembre scorso in Sala Rossa dalla consigliera comunale Cinque Stelle, Carlotta Tevere, con le quali ha espresso “solidarietà a nome del gruppo consiliare del M5s” ai 38 militanti No Tav condannati a novembre dalla Corte d’appello di Torino per gli scontri del luglio 2011. Una condotta «estremamente “destabilizzante”», l’ha definita Saluzzo nella missiva indirizzata direttamente alla sindaca Chiara Appendino, che aveva subito redarguito la compagna di partito.
«L’espressione di “solidarietà” – ha scritto il procuratore generale – non può essere ridotta a una presa di “simpatia” per i manifestanti violenti, le cui singole responsabilità sono state oggetto del giudizio di un Tribunale di primo grado e, poi, della Corte di appello. Essa facilmente si traduce – prosegue Saluzzo – in solidarietà per i reati commessi e questo, francamente, mi sembra assai grave». Il pg di Torino dopo aver manifestato di essere «davvero grato, a nome della magistratura inquirente, e non solo» alla sindaca Appendino per avere «deplorato l’accaduto, sottolineando anche come la sede non fosse propria per quelle esternazioni», ha chiesto alla prima cittadina, assieme al presidente del consiglio comunale, di «farsi interprete, nel Consiglio, di queste mie impressioni e valutazioni. Perché i cittadini (e anche i cittadini consiglieri) sappiano che i magistrati non si piegano ad alcuna logica ed emettono le sentenze proprio nel nome del popolo, che a loro chiede imparzialità assoluta e rispetto del principio di uguaglianza e di legalità che si traduce nella eguale soggezione di tutti alla legge». Lettura impedita dal presidente della Sala Rossa Fabio Versaci. Ora l’attacco di Della Valle.