Lotta grillina senza quartiere
Riportiamo l’articolo pubblicato su “Lo Spiffero” il 20 gennaio 2017
Una energica sforbiciata ai conti delle Circoscrizioni. È quella che intende imporre ilComune di Torino nell’ambito del bilancio previsionale 2016-2017 alle già esangui casse delle otto amministrazioni territoriali della città, peraltro tutte guidate dal centrosinistra. Decisione nell’aria da tempo ma comunicata ufficialmente ieri dall’assessore Sergio Rolando in una lettera indirizzata ai presidenti e a tutti i direttori di settore: “Entro il 26 gennaio è obbligatorio spedire le proposte di stanziamento riesaminate in linea con le riduzioni richieste” che, per l’appunto, ammontano al 25% del budget iniziale. Insomma, per Palazzo Civico è tempo di vacche magre e occorre tirare la cinghia.
Nella missiva il custode delle finanze comunali “consiglia la modifica e la ridiscussione dei contratti in essere”, e giacché tutte le spese non potranno essere rispettate, invita a “prevedere progetti ridimensionati”. Per le spese non considerate obbligatoria si “richiede di evidenziare gli effetti derivanti da un minore o mancato finanziamento”. E qualora non venissero ottemperate le indicazioni la minaccia non è neppure troppo velata dalla diplomazia: “Giova ricordare che un’eventuale mancata approvazione sul bilancio di previsione entro i termini stabiliti del 31 marzo, determinerebbe lo scioglimento del consiglio”.
I mini sindaci delle Circoscrizioni, che da mesi attendono un incontro con Chiara Appendino e l’assessore Rolando, sono sulle barricate. «Peccato – scrive su facebook il presidente della Circoscrizione 8 Davide Ricca – purtroppo il giorno in cui era fissato l’incontro Rolando “aveva il dentista” e adesso ci viene chiesto con nota “avente carattere di urgenza” da lui e dal sindaco di proporre entro e non oltre il 26 gennaio un taglio del 25%, dove ci viene consigliato di “modificare i contratti già in essere per consentire economie sugli stessi” e di evidenziare per le spese non obbligatorie l’effetto che causerebbe un mancato o inferiore finanziamento. Direi di smettere di guardarsi l’ombelico. Il problema è serio».
Durissimo l’attacco dei Giovani democratici che con i loro consiglieri denunciano: “Questa amministrazione ci sta chiedendo di scegliere fra le bocciofile e il nuoto disabili, fra il turismo sociale per anziani in difficoltà e i progetti di sensibilizzazione e inclusione nelle scuole, fra gli sportelli d’ascolto e gli sfalci dell’erba”. Perché “quelle che per la sindaca sono poco più che voci di costo, per noi sono invece associazioni, progetti, persone e bisogni sociali”.