IL PUNTO n. 671 del 27 aprile 2018
Riceviamo in Redazione e riportiamo la newsletter “Il Punto” n. 671, di Marco Zacchera, del 27 aprile 2018
TRUFFE POLITICHE ORGANIZZATE
Movimento 5 Stelle e PD si annusano per fare insieme un governo: auguri, non credo che avranno una maggioranza in Parlamento perché se ciò avvenisse sarebbe un tale tradimento del voto degli italiani da iniziare subito una nuova campagna elettorale. Mattarella preferirebbe un “tecnico” (suo) lamentandosi che una maggiora non c’è, ma è stato LUI a promulgare senza neppure sollevare una minima osservazione una legge elettorale assurda. Intanto il governo Gentiloni (che sta procedendo con nomine a raffiche sistemando amici ed amici degli amici in ogni buco possibile) ha varato un “provvedimento tecnico” con il quale si aumenta l’IVA del 2%, una sberla di 30 miliardi di euro. “Non è una scelta politica” ha detto Padoan, che ha retto (o rotto) le nostre finanze negli ultimi 5 anni. Chiamatela come volete, intanto cominciamo a pagarla dal prossimo gennaio…
E’ SPARITO IL MOLISE
Se avete letto i giornali in settimana avrete scoperto che la cartina d’Italia ha un “buco”: il Molise non esiste!
La scorsa settimana avevo scritto che probabilmente nelle elezioni regionali del Molise, tenutesi domenica scorsa, avrebbero vinto i 5 Stelle visto che partivano dal 44% e con il centro-destra al 28 solo due mesi fa. Domenica scorsa, invece, tutto si è ribaltato, ha vinto il centro-destra ma per la stampa di regime ciò non è avvenuto, alias il Molise non esiste.
Com’è possibile che non abbia fatto notizia un PD che in meno di due mesi passa dal 15,2 al 9,8%, con il Movimento 5 Stelle che scende dal 44,8 al 31,5 oppure che Forza Italia non abbia poi granchè trionfato visto che è passata dal 16,2 al 9,3% mentre semmai Salvini ha mantenuto le posizioni (dall’8,7 al 8,2) . Sottolineato come ad appoggiare il candidato presidente Donato Toma ci fossero alcune forti liste civiche locali, da notare che l’unico partito “nazionale” in controtendenza è stato Fratelli d’Italia che dal 3% di due mesi fa è salito al 4.4.
Ma i risultati del Molise sono appunto una “non notizia” perché sgradita e per esempio LA STAMPA ha dedicato all’elezione di domenica un solo articoletto martedì a pagina 6, taglio basso, titoletto “ Il Molise premia Forza Italia – Grillini e Lega perdono voti”.
Ma questi colleghi giornalisti sono davvero fantastici: il -0.5% della Lega merita il titolo, un PD che in due mesi va dal 15% a sotto il 10% non fa notizia, così come magari si sarebbe potuto anche ricordare che la regione era a guida PD, oppure che il candidato della giunta uscente ha raggiunto lo straripante successo del 17% complessivi (e con lui c’era la sinistra tutta orgogliosamente unita). Eppure, testuale dal testo: “Tiene abbastanza, ed è un gran risultato, il centrosinistra allargato a LEU…” Ma come, il centrosinistra guidava la regione e scender al 17% e “tiene abbastanza” ??!! E questa non sarebbe “stampa di regime”? Ma è una autentica vergogna! Chissà se lunedì, anche dopo il risultato del Friuli continueranno a tacere. Ma tanto saranno gli elettori a parlare…
TORINO: FALSO IN ATTO PUBBLICO
Ci sono questioni che non condivido, per esempio considerare una “conquista” che il sindaco di Torino, la M5S Appendino, abbia voluto registrare all’anagrafe un bimbo con due madri e – ovviamente – nessun padre. A mio avviso è una inutile forzatura a sfondo demagogico soprattutto perchè è un evidente falso in atto pubblico visto che un bimbo – per legge di natura – non può avere due madri e deve naturalmente avere un padre. Se le due signore vogliono convivere libere di farlo, ma evidentemente la madre ha usato altri mezzi per concepire e la “compagna” potrà avere ogni affetto verso un bimbo che però non ha generato. Questa la realtà, il resto è demagogia, quindi l’atto resta – appunto – un falso. Che poi la faccenda coinvolga in prima persona una consigliera comunale del PD dovrebbe far riflettere quei cattolici che convivono sotto lo stesso tetto di questa formazione politica.
IL “LORO” 25 APRILE
Nei giorni scorsi una TV locale mi ha chiesto di raccogliere qualche testimonianza sul 25 aprile “dall’altra parte”, ovvero tra gli sconfitti. Iniziativa di grande correttezza, solo che nel frattempo – 73 anni dopo – i testimoni sono quasi tutti morti e non hanno certo avuto nei decenni la possibilità di esternare i loro ricordi.
Ho comunque contattato – ma purtroppo ne ho avuto un cortese rifiuto – a due fratelli tuttora viventi, miei amici, che – da bambini – assistettero al prelievo da casa dei loro genitori e di una sorella maggiore da parte dei partigiani comunisti della brigata di Pippo Coppo. Furono presi, forse con altri, messi su una barca e buttati in fondo al Lago D’Orta la notte del 26 gennaio 1945: i loro corpi non sono mai stati ritrovati. Un altro loro fratello era stato già ucciso a Torino nell’ottobre del ’44.
Solo una piccola scintilla nel grande fuoco della guerra civile, con l’amara considerazione che ben raramente in questi giorni – nella sterminata retorica che ha imperversato come sempre ridondante su giornali e TV, tutta monocorde di felice consenso – ci sia stato qualcuno che abbia ricordato come questa data sia stato anche l’inizio di una “Macelleria Messicana” (come scrisse Montanelli) di feroci vendette con decine di migliaia di persone uccise, molte delle quali non c’entravano nulla né con la politica nè con responsabilità fasciste.
Come potete pensare che i loro figli o nipoti (ammesso che ne abbiano memoria) possano festeggiare il 25 Aprile ?
BOERI: GUARDA IN CASA TUA !
Il presidente INPS Boeri tuona ogni giorno contro i privilegiati come gli ex parlamentari e i loro vitalizi: facile demagogia, ma perché non comincia a parlare della sua indennità e di che cosa succede in casa sua? All’INPS nel 2015 (poi basta dati) risultavano in servizio ben 44 dirigenti di primo livello, con una retribuzione complessiva annua ampiamente sopra i 210 mila euro a testa, con circa venti recordman a quasi 240 mila euro.
Se dalla dirigenza di prima fascia si passa alla seconda, le retribuzioni restano comunque su livelli elevati. Su oltre 450 dirigenti di questa categoria, tutti (salvo quelli nominati in corso d’anno) si portano a casa stipendi ampiamente oltre i 100mila, con una quota rilevante che oscilla tra i 130 e i 150. Circa 500 persone con queste retribuzioni SONO EQUIVALENTI AL COSTO DI META’ DI TUTTI GLI ELETTI IN PARLAMENTO, CAMERA E SENATO MESSI INSIEME.
Perché Boeri non comunica che intanto ha cominciato a tagliare e ridurre anche in casa propria?
MAZZA: PAPA FRANCESCO
E’ uscito , edito da “Pagine”, il libro “ORGOGLIO E PREGIUDIZIO”, un bel testo di Mauro Mazza – ex direttore di TG2, Raiuno e Raisport – su Papa Bergoglio. Un volume che senza peli sula lingua esamina l’ormai quinquennale esperienza papale sottolineandone diversi aspetti interessanti. Un esame a tutto campo dove non mancano critiche – per esempio – sulla politica del Papa verso i migranti e la sottolineatura di un forte imbarazzo nei confronti di alcune prese di posizione del Papa non solo da settori “tradizionalisti”, ma anche da molti esponenti di primo piano del mondo cattolico. Retroscena che spesso sfuggono al grande pubblico mentre il Papa affronta momenti delicati per la Chiesa su alcuni temi spinosi dagli scandali dei sacerdoti pedofili ai nuovi atteggiamenti verso i divorziati, le altre chiese cristiane, l’Europa o il mondo musulmano.
Non manca un approfondimento su Benedetto XV° e l’attuale singolare situazione di un Papa “emerito” che si tiene al di fuori delle polemiche, ma che resta un pilastro (e un confronto) soprattutto sul piano dottrinale.
Un libro da leggere per chi è interessato a queste problematiche con un testo equilibrato, scorrevole, ben documentato e che non può che coinvolgere il lettore. (ed. Pagine – Via Gregorio VII, 160 – 00165 ROMA – tel. 06/45468600 per info su acquisti)