Il grande momento

Redazione – Come scrisse il Manzoni, “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.. In queste settimane il popolo è sceso in piazza per dire basta. Mai nessuno ha avuto il coraggio di dire qualcosa di più del basta. Mai nessuno ha mai pensato ad un discorso di questo popolo. Mai nessuno ha avuto coraggio reale. Cosa pensa il popolo, ci domandiamo? Cosa vorrebbe? Cosa potrebbe dire questo popolo, che reclama di essere contrario? Lo interpretiamo qui con un discorso immaginario, perché sia chiaro e si smetta di leggere tra le righe o aspettare di capire dove si voglia andare a parare.
Questo discorso è solo lo specchio di ciò che lo scrivente vede, sente legge.
“Il comportamento è lo specchio in cui ognuno mostra la propria immagine” (Johann Wolfgang von Goethe)
Il grande momento è giunto. Abbiamo aspettato tanto tempo. Ci avete donato il diritto di votare, per poi costruire delle commissioni, che costruiscano i vostri partiti, perché siano graditi ai nostri occhi. Ci avete detto di studiare, poi ci avete tolto la dignità – senza lavoro, invisibili o troppo anziani per contare qualcosa – tenendovi i soldi. Ci avete detto di essere rispettosi. Poi ci avete riempito occhi e orecchie di volgarità e grida da zoo. Ci avete donato una terra. Poi l’avete inquinata e depredata.
Non capite nulla del nostro mondo, della nostra lotta per essere e per la dignità. Solo volgarità. Ma io vi dico: C’è speranza! La speranza non viene dai governi e dalle tante organizzazioni. Viene dal popolo. Fino ad ora indifferente, il popolo si è risvegliato. Una volta che ci rendiamo conto che il popolo può cambiare la realtà, la realtà inizia a cambiare. E questa è la speranza. Perché abbiamo la democrazia. Una democrazia, che esiste ogni giorno. Non solo nel giorno delle elezioni. È il popolo che che costruisce e gestisce il mondo libero, mentre le nostre nazioni dovrebbero preservare ciò che garantisce di vivere nella bellezza, preservando le qualità morali superiori del popolo e non premiando brutale volgarità.
Il grande momento è appena cominciato. Il popolo è rinato. Il popolo è qui, coi piedi piantati per terra. Quella terra che ci dà vita. Quella terra che avete distrutto, noi ce la riprendiamo e la difenderemo. Il popolo sarà cassa di risonanza. Per tornare a difendere la superiorità morale di chi tutela la terra e un popolo, che abbracci tutti. Il popolo si è contato. Un mare. Un’onda.
Organismo vivo, con una idea superiore di popolo, rispetto a quella a cui ci avete costretti per ingordigia, malgrado il sacrificio di tanti, che lottarono per la libertà con il sangue, perdendo la vita. Questo sangue versato non è stato inutile. La libertà che ci avete donato non è stata inutile. Ora nuoteremo verso un mondo migliore.