Il conte surreale
Redazione – Dopo il visconte dimezzato, il barone rampante ed il cavaliere inesistente, ecco comparire il conte surreale. Chissà cosa avrebbe pensato Calvino.
Nello show di ieri sera, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha preso l’occasione per attaccare direttamente Matteo Salvini e Giorgia Meloni. L’attacco riguarda il MES. Evidentemente il regista dello spettacolo (pietoso) conta sulla cattiva memoria italiana.
Primo, Giorgia Meloni non era ministro nel 2012 e il governo non era di centro-destra. Si tratta, si diceva che fosse il Governo Monti ad avere approvato il MES. La data dell’entrata in vigore è, infatti, l’ottobre del 2012. Emerge, da fonti UE (così dice “La Repubblica”, ma, per ora, non se ne trova traccia) che a firmare l’accordo fosse stato il Governo Berlusconi IV.
Ricordate come finì? Giunse Monti. La situazione, per alcuni Paesi europei era, a dir poco tragica, come scrisse ai tempi “Business Insider“. Vennero messi al potere degli uomini di Goldman Sachs, come ricorda “The Independent”. Per chi volesse andare a rileggersi gli articoli dell’epoca… i due articoli sono disponibili (in lingua inglese).
Ora si sta discutendo della sua riforma. La storia del MES ce la racconta AGI.
Il 14 giugno 2019 l’Eurogruppo ha approvato la bozza di riforma del MES. L’Italia era rappresentata dal Ministro Tria, che era sotto attacco da Lega e Movimento 5 Stelle. Quella bozza fu approvata in un momento in cui l’Italia rischiava la procedura di infrazione. Quindi l’Italia era sotto ricatto. Addirittura il Ministro Bagnai (Lega) accusò l’Europa di avere metodi mafiosi.
Il 4 dicembre 2019, durante il Governo Conte II (in carica da settembre), l’Eurogruppo ha approvato gli elementi costitutivi del MES. Sappiamo, dalle innumerevoli fonti giornalistiche, che Matteo Salvini era contrario al MES. La posizione di Tria era, nel frattempo mutata, come ci testimonia “La Stampa” il 20 novembre 2019. Il Presidente dell’Eurogruppo dichiara, comunque, che non vi sono ragioni per modificare il testo del MES.
Arriviamo a marzo 2020. Il 16 marzo si aspettava l’OK al MES, a patto che i Governi approvassero la riforma e i cambiamenti fatti fino a li. Lo riporta ANSA. Per diverse ragioni, però, l’approvazione del MES salta. Alla Camera dei Deputati, l’11 marzo 2020, Fratelli d’Italia, Lega e LEU avevano espresso la loro contrarietà a discutere o approvare il MES in condizioni di emergenza.
Comunque, l’intervento di Centeno (intervento video in lingua inglese) in conferenza stampa il 16 marzo riporta che presto alcune questioni legali rimanenti dovrebbero essere risolte. Quindi prevede che, tra breve, il testo di riforma del MES venga approvato definitivamente (essendoci già stato l’accordo dell’anno scorso).
A voi le considerazioni su quello che ha detto il Presidente del Consiglio, Conte, dopo i fatti elencati sopra. Un piccolo commento. Se un Presidente del Consiglio di destra avesse attaccato, pubblicamente e senza diritto di replica, un membro del parlamento dell’opposizione e di sinistra, cosa avrebbe detto la gente? Non si sarebbe, forse, preoccupata per la tenuta ed il rispetto dei ruoli e della democrazia? Cosa si sarebbe aspettato ogni cittadino da parte del Presidente della Repubblica?
Staremo a vedere