FLUIDA, PIGRA ED INCLUSIVA (DI GOAL)…L’ITALIA SCONFITTA CHE PIACE ALLA SINISTRA.
Lo sport ci insegna che senza spirito di sacrificio, leadership ed un progetto da realizzare si diventa irrilevanti.
È quello che è capitato al nostro Paese: sconfitto dalla Svizzera 2-0 agli europei e portato dalla sinistra a subire un’Unione Europea fortemente condizionata da Francia e Germania, entrambe pronte a penalizzare l’Italia.
Ed ancora la lezione non è stata ben compresa, viste le aspre critiche della sinistra – che ben le comprendono e le temono – sulle scelte del Governo Meloni nello scacchiere delle nomine europee.
In prima fila, come organo (non ufficiale) del PD, si distingue il quotidiano “La Stampa” con le balbettanti analisi del direttore Malaguti, che almeno potrebbe, prima di scrivere banalità, leggere sul suo stesso giornale la più articolata analisi di Giovanni Orsina (cfr. Potere di Palazzo e protesta a destra perché la premier sceglie l’ambiguità, 30/06/24).
Si poteva votare Ursula von der Leyen dopo il disastro e le follie green dei precedenti quattro anni alla guida della Commissione Europea? Si poteva votare l’irrilevanza di Antonio Costa (con 10 milioni di cittadini alle spalle) e Kaja Kallas che rappresenta un Paese (l’Estonia) più piccolo della Liguria ed ha un approccio nazionalista ed antirusso proprio ora che si dovrebbe lavorare per la pace? Soprattutto, si poteva votare chi sta portando l’Europa alla povertà?
Il direttore de “La Stampa” ama molto farcire i suoi articoli di citazioni, che però non capisce! “La Francia ha provato Hollande che prometteva, veramente, di rompere con la grande finanza…” scrive riportando le dichiarazioni raccolte da Eric Jozsef di Liberation, secondo cui non aver mantenuto tale promessa spiega il fallimento della sinistra in Francia e l’ascesa del movimento di Marine Le Pen.
Malaguti non lo capisce o meglio non vuole capirlo perché il suo giornale appartiene alla grande finanza e ne difende gli interessi: concentrare la ricchezza in poche mani, proletarizzare il ceto medio, sterilizzare il desiderio dei giovani di fare famiglia e di crescere bambini, imporre all’Europa abnormi flussi migratori per creare concorrenza sociale a danno dei cittadini europei.
In pratica, l’inaccettabile sacrificio del bracciante agricolo Satnam Singh – morto in strada a Latina con un braccio reciso – serve a chi vuole il prezzo dei pomodori così basso al mercato per consentirne l’acquisto ad impiegati ed operai pagati sempre meno.
Questa è la povertà e lo sfruttamento contro cui si deve combattere: un impegno difficile, che Giorgia Meloni sta affrontando con la grinta giusta, potendo ora contare sull’aiuto degli amici di Rassemblement National (RN) dopo l’indiscussa vittoria di ieri. Su questi temi la sinistra è davvero ….fuori gioco, sempre prona alla grande finanza ed incapace di comprendere e governare fenomeni come la globalizzazione, che hanno portato l’Italia e l’Europa al declino….come la nostra Nazionale!