Fantasie strategiche e strategie fantasiose
Redazione – Siamo di fronte ad un dubbio marzulliano. Il governo Conte-bis rappresenta e rappresenterà un esercizio di strategie fantasiose? Oppure è il frutto di fantasie strategiche?
Non avendo una risposta certa, proponiamo anche noi uno scenario (fantasioso?), basato su una ipotesi: se fossimo noi cittadini a non aver capito nulla? Questa ipotesi sarebbe validata da quella tipologia di cittadino, ancora inconsapevolmente servitore, che sta patendo questa farsa, poiché la vive di pancia.
Segue una seconda ipotesi. Immaginiamo che la soluzione di Governo rappresenti uno scenario “win-win”. Tradotto. Vincono tutti (gli attori politici, naturalmente – non i cittadini). Matteo Salvini e la Lega non sono più responsabili del DEF e del probabile aumento dell’IVA al 25%. In questo modo, potrà dare la colpa, a ragione, delle scelte fatte ad altri. Inoltre, essendo giunto il momento di definire le figure chiave alla guida dell’Unione Europea, di nuovo la Lega, non essendo al Governo, potrà dire di non essere corresponsabile di quelle decisioni.
Il Movimento 5 Stelle rimane al Governo e impone la figura di Conte come Presidente del Consiglio. Riceve, inoltre, la benedizione di Trump. Benedizione ufficiale, su Twitter. Questo confermerebbe ciò che disse, in televisione Beppe Grillo. Nessuno lo ascoltò. Quando fu eletto Donald Trump disse che il Presidente USA è l’equivalente del “vaffa” del Movimento 5 Stelle in ambito americano. Evidentemente era sincero. Domandiamoci, piuttosto, come mai gli elettori di centro-destra vedevano bene l’elezione di Trump e ora sono colti da grandi punti interrogativi. Forse – è evidente – non avevano capito bene.
Il PD si trova al Governo. Non una parola di più. Calenda se ne va. Qui arriva la domanda. Se il risultato dell’accordo con M5S è la ulteriore divisione del PD, cioè la ulteriore disgregazione della sinistra… Non è che, a medio termine, Salvini abbia ragionato meglio di quello che pensiamo a favore della Lega?
Infatti, proiettandosi verso la primavera, se verrà scelto un Ministro dell’Economia espressione più vicina del PD… Date le misure, facilmente drastiche dal punto di vista economico, giunti al momento della futura separazione, il Movimento 5 Stelle potrà lasciare il Governo, mantenendo i suoi elettori, la Lega avrà motivazioni da proporre contro la sinistra, contro l’Europa e contro tutti e l’Italia continuerà, senza capire, ad essere bloccata.
Lasciamo questo promemoria. Non vorremmo aver ragione…