Elezioni, Crisi e Governo: una prima riflessione
Daniele Lonardo – Si è svolto ieri, lunedì 11 giugno, presso il Centro Studi San Carlo (Via Monte di Pietà, 1) il convegno dal titolo: “Elezioni, Crisi e Governo: una prima riflessione”. L’evento, magistralmente moderato dal Portavoce di Rinascimento Europeo – Avvocato Stefano Commodo – ha visto la partecipazione di vari esponenti del centrodestra, alla loro prima esperienza in Parlamento.
Virginia Tiraboschi, neo senatrice forzista ed eletta nel collegio uninominale di Ivrea, Chivasso e Settimo Torinese sostiene che il centro destra unito è vincente e lo dimostra il recente risultato elettorale di Ivrea dove, domenica, il candidato Stefano Sertoli (appoggiato da Lega e Forza Italia) è riuscito a raggiungere il 30,7% e andrà al ballottaggio, il 24 giugno, contro Maurizio Perinetti, del PD. Nel comune eporediese Forza Italia ha collezionato voti principalmente di preferenza dove l’elettore ha espresso il suo voto a sostegno del singolo candidato, a differenza della Lega dove i voti sono stati calamitati soprattutto dal simbolo. Con riferimento al nuovo Governo giallo-verde, la senatrice ribadisce l’intenzione di Forza Italia di mettere in atto un’opposizione rigorosa anche se su alcuni punti il partito del Presidente Berlusconi si trova allineato, come ad esempio la necessità di porre in essere urgenti misure volte alla sburocratizzazione e alla riduzione di leggi e regolamenti vari. Passare attraverso questo “shock” di governo non può che giovare a Forza Italia: è necessaria una sana autocritica facendo però tesoro degli errori commessi in passato. Ora più che mai urge ritrovare dei valori fondanti in cui Forza Italia possa riconoscersi e distinguersi sia dalla Lega che dal centrosinistra: il progetto di rinnovamento del Presidente Berlusconi non può essere calato dall’alto ma deve saper cogliere le istanze che provengono dal basso e dalla società civile attraendo professionisti animati da passione politica e che serbano un senso di responsabilità civile inteso come obbligo non solo politico ma anche morale.
Secondo Andrea Tronzano, Vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, sono le persone a fare la differenza ed è un vanto vedere nuovi deputati e senatori che a Roma possano rappresentare la storia del centrodestra piemontese. Un vero programma di rinnovamento dovrebbe essere tale da scuotere fin dalle fondamenta il partito forzista: attraverso un messaggio di altissimo livello umano il padre nobile dovrebbe solo limitarsi a dare il “la” a questo vento di cambiamento altrimenti il rischio è quello di essere travolti dal nuovo linguaggio di Salvini e veder naufragare i valori moderati e liberali che da sempre hanno contraddistinto Forza Italia. In vista delle elezioni regionali del prossimo anno, l’attuale Presidente Chiamparino sembra trovarsi in uno stato di tensione mentalmente costante e la sua squadra non sembra essere all’altezza dell’incarico: un centrodestra rinnovato e coeso potrebbe essere la scelta migliore per gli elettori piemontesi e in caso di vittoria, si potrebbe porre fine ad un immobilismo politico in cui versa la Regione da anni.
Augusta Montaruli, neo deputata di Fratelli d’Italia, eletta nel Collegio Uninominale Torino 3 con oltre il 33% dei voti si sente “l’onorevole del territorio, che va in Parlamento a rappresentare tutti, anche la parte sconfitta”, come aveva dichiarato a caldo dopo aver saputo della sua elezione. La Lega è oggi l’unica forza di governo in rappresentanza del centro destra e ciò è stato dettato anche dai numerosi veti posti in essere dal Movimento 5 Stelle. Ecco allora l’esigenza di creare un Laboratorio di idee che preveda un cammino comune verso una federazione in cui nessuno possa mettere veti e che consolidi ancora di più questo centrodestra perché lo scenario che allo stato dell’arte si prospetta è del tutto incerto. Da un lato non si può non provare una certa simpatia, ad esempio, per l’atteggiamento di Salvini nei confronti della nave Aquarius ma allo stesso tempo il contratto di governo Lega-M5S sarà un banco di prova per le due forze politiche.
Secondo Alessandro Benvenuto, neo deputato della Lega, il voto del 4 marzo ha rappresentato un giro di boa fondamentale per l’Italia, per il centrodestra e per la Lega. Una nuova sfida è iniziata con una maggioranza certa che è stata faticosamente costruita sia alla Camera che al Senato. Il lavoro fatto in cinque anni da Alfano e Minniti è stato scardinato in una settimana con la presa di posizione del neo ministro dell’Interno Salvini sulla questione migranti: è stato dato un primo segnale all’Europa e sul tema sicurezza anche i 5S ne possono giovare. L’accordo di centrodestra non è mai saltato: la presidenza del Senato è andata alla Casellati di Forza Italia e la Presidenza della Camera a Fico dei pentastellati. Rievocando alcuni momenti della campagna elettorale, l’ex consigliere Regionale, parla di una Lega con una marcia in più, una forza di cambiamento. Appurata l’impossibilità di trovare voti in Parlamento per costruire una maggioranza solida, il contratto di governo con i 5S è stata l’unica strada percorribile per poter andare al Governo e tentare di cambiare le sorti del Belpaese.
Rinascimento Europeo, tramite il suo Portavoce, ha annunciato una serie di convegni ad hoc per discutere punto dopo punto i temi “caldi” concordati nel Contratto per il Governo del cambiamento a firma Lega-M5S, con la consapevolezza che sarà il centrodestra unito l’area culturale e politica capace di dare trazione al nuovo governo Conte e che vigilerà contro ogni tentativo di non rispettare il volere del popolo italiano.
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