Chiara Appendino non tutela la salute pubblica

Redazione – Ci dispiace scriverlo. Sicuaramente alla Sindaca interessa (o dovrebbe interessare) lo stato di salute dei suoi cittadini. Figurarsi se non se ne preoccupa, essendo da poco diventata mamma.
Eppure non decide. Uno scarno comunicato di invito (invito???) a lasciare a casa la macchina fa capolino nel sito del Comune. E dire che sono bravi comunicatori via web quelli del Movimento. Aggiungiamo anche le lotte, da tempi immemori, di Beppe Grillo, per tutelare la salute dei cittadini contro l’abuso di potere degli interessi individuali, quando parlava, qualche decennio fa di diossina e di inceneritori.
Ora c’è un problema. Le polveri sottili non sono un problema nuovo. Si sa perfettamente che causano morti, ricoveri ospedalieri, patologie gravi (cancro, asma) e sono concausa di malattie neurodegenerative. I dati dei monitoraggi sono online, disponibili per tutti i cittadini, che vogliano sapere quanto fa schifo la qualità dell’aria a Torino. Si! Perché fa veramente schifo. Ieri notte, dopo mezzanotte, l’odore dello smog penetrava nelle narici della gente a Torino. E questa mattina lo stesso. Da giorni ormai. Che fa la Sindaca e l’Assessore all’Ambiente? Consigliano… Consigliano che? Quando possono decidere e devono decidere.
Nel 2009 il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente del Comune di Palermo furono rinviati a giudizio proprio perché omisero di prendere provvedimenti. Il profilo di tale omissione è penale (Omissione di atti d’ufficio e Getto pericoloso di cose). Questo danno colpisce tutti i cittadini indistintamente. Ed è dovere proprio del Sindaco preoccuparsi della tutela della salute.
Tra l’altro esistono da anni piani (come quello della ex Provincia di Torino), che permettono di intervenire. Anche questo è in potere della Sindaca, in quanto guida della Città Metropolitana. Potrebbe convocare tavoli e prendere decisioni. Invece, solo il Comune di Rivalta, per ora, ha agito.
Si aspetta, come ci raccontano i giornali, il 14 dicembre. La gente, invece, non aspetta a star male. Gli asmatici soffrono già. E cosa aspetterebbero a protestare? Ora… voi immaginate con questa aria di m*** un asmatico che va a protestare… No. Gli asmatici in questi giorni sono costretti a stare in casa, prigionieri dell’assenza di azioni. Perché mentre la burocrazia può aspettare (ma le linee di azione sono già suggerite da ARPA Piemonte, quindi si saprebbe cosa fare) e i piani possono diventare operativi, la gente si ammala.
Al di là, dunque, del profilo potenzialmente penale della inazione, c’è una questione morale e di faccia. Si! Perché il 20 maggio, in campagna elettorale, la nostra Sindaca, Chiara Appendino, disse a “La Stampa” a proposito di polveri sottili, “A Torino è necessario intervenire in primis per la salvaguardia della salute”. Ecco. Perché non farlo, se è in suo potere. Tanta gente le ha dato fiducia, proprio perché di questo stato (il peggiore in Europa) non se ne può più.
Mentre ha avuto tempo da settembre (cioè da quasi quattro mesi) per avviare un dibattito sull’efficientamento energetico, sulle misure preventive e così via (cavallo di battaglia di Beppe Grillo e del Movimento), si è dedicata ad altro. Ma si sa che tutti gli anni il problema resta e si presenta puntuale. Si sa, guardando le previsioni meteo, che le condizioni sono favorevoli all’accumulo di inquinanti. Chiara Appendino, invece, aspetta.
Mentre, però, per altri casi (il battello “Valentina”, le alghe, il bilancio, il Salone del Libro, ecc.) le responsabilità possono essere glissate, qui no! Qui è proprio una mancata presa di posizione. Ah… mentre, cara Sindaca, Lei sta aspettando il fatidico 14 dicembre, la gente già muore, già sta male, già soffre. In mezzo a quella gente, c’è anche Lei, la Sua famiglia, i Suoi amici. Insieme a tutti noi, che respiriamo lo stesso smog. Purtroppo né Lei né noi ci possiamo proteggere. Però Lei, a differenza nostra, ha il potere di intervenire… e non lo sta facendo. Ogni istante di attesa equivale a più sofferenza per la gente. E di questo è moralmente responsabile.
Due consigli. Il primo per l’opposizione. Battete i pugni sul tavolo. La nostra Sindaca si sta assumendo una responsabilità, che ha rilevanza penale. Il secondo è per Lei, Chiara Appendino. Se ha paura di decidere per le critiche (c’è sempre chi critica solamente), non ha la stoffa per stare dov’è. Faccia un regalo a sé stessa. Si dimetta. Si prenda cura della Sua famiglia. Faccia un regalo ai torinesi, che vedono i danni della Sua inazione (danni alla cultura; danni al commercio; danni alla salute…).
Sarà una scelta faticosa, ma farà di Lei una persona ancor più stimabile.