Artisti di strada: un’app per prenotare orari e luoghi delle esibizioni
Daniele Lonardo – Martedì 18 luglio la Giunta comunale ha approvato una delibera che modifica il regolamento della Polizia municipale con un duplice intento: da una parte, mettere in risalto l’arte di strada e dall’altra normare le performance degli artisti. Il Progetto è stato presentato dall’Assessore alle Politiche Giovanili Marco Giusta il quale ricorda come Torino sia una città ospitale verso tutte le attività di carattere musicale, teatrale, figurativo ed espressivo. Tramite un’applicazione web ed un sito internet (ancora in costruzione), sarà possibile valorizzare la professionalità ed il talento degli artisti di strada, fungere da punto di incontro per artisti nazionali ed internazionali oltre a svolgere un monitoraggio e controllo ad hoc e facilitare la richiesta dei relativi permessi per l’occupazione di suolo pubblico. A detta dell’Assessore, tale progetto compie un primo passo verso la creazione di festival cittadini o di eventi dedicati all’arte di strada. Lascia un po’ attoniti la volontà di normare un’arte che, per sua stessa definizione dovrebbe essere libera ma al contempo è inaccettabile assistere a performance di artisti di strada che, incuranti del rispetto della quiete e del riposo dei cittadini, suonano e cantano di giorno (ma anche di notte) con l’ausilio di amplificatori. Prima regola è stata pertanto quella di limitare la potenza di tali apparecchi elettronici ponendo un limite di potenza (20 watt): al di sopra di tale soglia, l’esibizione verrà interrotta e l’artista sanzionato amministrativamente. Le esibizioni potranno essere effettuate ad una distanza non inferiore a 100 metri da ospedali, case di cura e scuole (durante gli orari di lezione) e potranno svolgersi ad almeno 50 metri di distanza da luoghi di culto, aree cimiteriali o biblioteche. Da ultimo, vige un obbligo di turnazione degli artisti i quali, dopo essersi esibiti per un periodo massimo di due ore, dovranno lasciare lo spazio vuoto senza che nessun altro artista possa occupare tale spazio. Le poche e scarne regole lasciano ancora molti dubbi e lacune soprattutto circa l’effettiva applicazione di tali regole che saranno presumibilmente delegate agli agenti di polizia municipale (al momento impegnati nel far rispettare l’ordinanza anti-alcol) oltre a nulla dire circa le sanzioni amministrative irrogate in caso di violazione. Inoltre, molti artisti di strada sono girovaghi e la musica rappresenta la loro stessa essenza di vita: in molti suonano la chitarra acustica o strumenti a corda, non posseggono amplificatori e difficilmente sono muniti di smartphone di ultima generazione al fine di prenotare ex ante la loro performance. Un Progetto spot di cui monitoreremo l’evolversi (anche normativo) e che dovrebbe tutelare, ad armi pari, artisti di strada ma soprattutto cittadini-residenti che da anni chiedono il rispetto del riposo e della salute.